Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’artista Piero Sadun, avvenuta a Siena il 22 novembre 1974, il Comune di Siena e il Santa Maria della Scala hanno voluto ricordare il pittore, scenografo e progettista d’interni senese attraverso una giornata di studi a lui dedicata.
Di famiglia ebraica, costretto ad allontanarsi dagli studi, Sadun resta un simbolo della Resistenza, grazie alla sua lotta per la Liberazione, ma anche un simbolo della pittura del secondo Novecento italiano. Per questo la sua città dopo la mostra a lui dedicata nel 2019 a 100 anni dalla sua nascita, ha voluto ricordarlo per questo speciale anniversario.
“Siamo molto contenti di ospitare questa giornata di studi qui al Santa Maria della Scala – ha dichiarato Niccolò Fiorini, Vicepresidente della Fondazione Santa Maria della Scala – perché è un’occasione di dialogo e per approfondire e riscoprire un grande personaggio del Novecento. Ma anche per creare un collegamento con la mostra Costellazioni che qui ospitiamo in questo periodo e che vede tra le opere esposte anche quelle dell’artista. Quindi siamo molto contenti della partecipazione e soprattutto di avere in questa giornata molte personalità legate a Sadun che qui oggi parleranno e dialogheranno tutti insieme”.
“Siena ha reso omaggio sia alla nascita di Piero Sadun – ha spiegato Michela Eremita, curatrice della giornata di studi su Piero Sadun -, dedicandogli una mostra che c’è stata nel 2019, quando ricorreva il centenario dalla sua nascita. E ora, a cinquant’anni dalla morte, si ricorda con il suo valore artistico, di uomo e di intellettuale all’interno della società e della comunità italiana con un incontro che aprirà delle finestre sul suo vissuto sia artistico che umano”.