Intervento dell’associazione Pietraserena, del Circolo Sena Civitas e del Circolo SPQS sulla situazione di banca Monte dei Paschi. La nota:
“Chi ha finora pensato che, in un modo o nell’altro, la questione della banca senese si risolvesse per inerzia e per incanto, costata oggi la cruda realtà; e non parliamo solo dei cittadini distratti, ma anche e soprattutto delle istituzioni e dei partiti che hanno messo la testa nella sabbia, che hanno atteso le decisioni altrui senza iniziative e che hanno finora taciuto per convenienza o per leggerezza, lasciando isolata l’Associazione del Buongoverno nella ricerca di verità e responsabilità in particolare sul caso Antonveneta”.
“Oggi, in un momento in cui le sorti di MPS sembrano essere vicine a passaggi chiave, decisi lontano dal territorio senese e secondo logiche estranee allo stesso, non resta altro che mettere in piedi una forte mobilitazione civica che imponga un urgente consiglio comunale da mantenere permanente e che sia realmente aperto e partecipato da tutte le associazioni ed organizzazioni della società civile, per raccogliere ogni possibile contributo, proposta o parere”.
“In una logica di massima convergenza e unità, chiediamo:
1. che i soggetti istituzionali, civici, politici, partiti, associazionismo ed ogni soggetto organizzato del territorio senese e toscano convergano e uniscano le forze per una azione sinergica di tutela di MPS.
In particolare riterremmo indispensabile che, iniziando dai Sindaci di tutti i comuni della provincia, il Presidente della Provincia di Siena, il Presidente della Fondazione MPS e il Presidente della regione Toscana, definissero una linea comune e parlassero con una sola voce.
2. che la Banca MPS sia sottratta a logiche predatorie di mercato
3. che al contrario venga tutelato il radicamento e il contatto economico-sociale con il territorio.
4. che venga garantito il livello occupazionale.
5. che venga protetta l’integrità dell’azienda.
6. che si operi per la conservazione a Siena di tutto il patrimonio artistico di proprietà MPS”.
“Riteniamo che, per ottenere il raggiungimento di tali obiettivi, la permanenza dello Stato nella proprietà azionaria della banca sia il solo elemento di effettiva garanzia e la sola chiave che permetta il mantenimento della D.G. a Siena, con il contestuale ritorno della Banca ad un ruolo baricentrico in ottica di sviluppo territoriale , attraverso il rinnovamento della classe manageriale ed il ritorno ad una gestione redditizia. Parlare di MPS vuol dire parlare della più grande realtà imprenditoriale della Toscana e, per Siena in particolare, di uno dei suoi distintivi tratti identitari. La società senese è stata permeata per secoli dalla presenza di una propria banca pubblica che, per un lungo periodo, ha dato lustro alla città e alla Toscana. Riteniamo pertanto indispensabile che si debbano abbandonare logiche di schieramento, di potere o di interesse per tutelate, in una unione corale, la Banca e la Città. Questo documento, se condiviso nei contenuti, è aperto alla sottoscrizione di ogni Associazione o Circolo civico, come contributo di rafforzamento ad una linea rappresentativa, a nostro avviso, di un interesse comune a tutti i cittadini”.