“Purtroppo, pur davanti ad una situazione delicatissima per la Banca MPS, e quindi per Siena, ma anche per l’intero paese, l’obiettivo principale della maggior parte dei partiti, movimenti, politici, sindacati, associazioni o altro, sembra essere quello di provare a recuperare una credibilità ormai compromessa, a ricercare consenso elettorale, o ad acquisire visibilità personale, cercando di nascondere il fatto che tanti di questi soggetti sono stati, a vario titolo, in qualche modo responsabili di questa disastrosa situazione, o per complicità e/o supporto alle note acquisizioni/azioni che hanno portato alla disfatta della Banca MPS, o per i tanti silenzi, o per il mancato supporto, se non l’esplicito contrasto, a chi ha provato ad opporsi, in tutte le sedi, alle scelte scellerate compiute negli ultimi 20 anni”. Inizia così l’intervento dell’associazione Pietraserena sulla situazione di Mps, alle prese con la trattativa Mef-Unicredit
“Dopo troppi anni di totale inerzia, pur spesso sollecitati da Associazioni Cittadine, sembra che, come al solito, solo la prossima competizione elettorale per le suppletive alla Camera, abbia risvegliato gli interessi di certi soggetti. Siamo quindi sconcertati nel prendere atto di dichiarazioni e proposte, talvolta poco comprensibili e contrapposte, che appaiono più come inutili e illusori spot e proclami, anzi che seri tentativi di trovare soluzioni efficaci. Un modo per creare, o aggiungere, confusione proprio quando bisognerebbe ragionare con serietà e razionalità, agendo con visione civica e coinvolgendo figure del territorio che in questi anni hanno dimostrato competenza e coerenza. Soprattutto dovrebbero essere ignorati i diktat e la propaganda dei referenti nazionali, che troppe volte hanno dimostrato scarsa o nulla attenzione al territorio, anteponendo interessi partitici e lobbistici, quasi sempre trasversali, come quelli riferibili al disastro MPS-Antonveneta”.
“Sarebbe il momento che i Cittadini di Siena dimostrassero coraggio e fermezza, riprendendo in mano la gestione della loro Città e dei loro tesori (almeno quelli rimasti dopo errori scellerati). Proprio in questo senso, già a dicembre 2020, insieme ad altri gruppi civici, avevamo lanciato questo tipo di invito: che i soggetti istituzionali, civici, politici, partiti, associazionismo ed ogni soggetto organizzato del territorio senese e toscano convergano e uniscano le forze per una azione sinergica di tutela di MPS. In particolare riterremmo indispensabile che, iniziando dai Sindaci di tutti i comuni della provincia, il Presidente della Provincia di Siena, il Presidente della Fondazione MPS e il Presidente della regione Toscana, definissero una linea comune e parlassero con una sola voce”.
“Ecco, questo doveva essere fatto già almeno 8 mesi fa, senza bandierine, senza protagonismo o personalismi, ognuno consapevole dei propri limiti di potere nell’agire in solitario, guardando finalmente all’interesse generale e non a quello particolare. Anche ora potrebbe essere l’unica strada per scongiurare quel disastro da noi preannunciato già 15 anni fa (la perdita del Monte) e del quale certi soggetti sembrano accorgersi solo ora. A noi interessa la migliore soluzione per MPS e per Siena, poco ci importa di sondaggi o giochetti politici. Abbiamo alcune idee che saremo ben lieti di discutere, con chiunque ne abbia titolo, in una sorta di tavolo tra i soggetti sopra indicati, che evitiamo di lanciare in questa inutile mischia. Non avallando il “regalo” ipotizzato ad Unicredit a quelle condizioni e con i rischi di ridimensionamento adombrati”.