Pillola anticoncezionale gratis, Toscana pioniera. Dott.ssa Voltolini: "Per garantire una scelta informata e consapevole sulla maternità"

Aifa annuncia la gratuità della pillola anticoncezionale a tutte le donne italiane, Governo Meloni scosso. Toscana prima regione a distribuirla, la dirigente medica di Campostaggia difende l'iniziativa

Di Redazione | 27 Aprile 2023 alle 18:30

La pillola anticoncezionale potrebbe essere gratuita per tutte le donne italiane. È questa l’importante decisione annunciata qualche giorno fa dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Una svolta epocale che potrebbe interessare oltre 2,5 milioni di donne che ogni giorno utilizzano il più classico dei metodi anticoncezionali come la pillola, ma che potrebbe naufragare direttamente per volere del Governo di Giorgia Meloni che avrebbe deciso di cacciare il direttore generale Aifa e bloccare l’iter. Una presa di posizione che in ogni caso non toccherà direttamente la Toscana, poiché è stata le prima regione italiana ad offrire gratuitamente la pillola già dal 2018.

“La Toscana grazie alla delibera del 2018 è stata la prima Regione ad impegnarsi nella distribuzione gratuita dei contraccettivi: la stessa delibera prevede per tutte le donne l’accesso gratis al colloquio, la visita ginecologica, la prescrizioni dei metodi contraccettivi ed eventuali inserimenti dispositivi presso la sede dei consultori” evidenzia a Siena Tv Chiara Voltolini, responsabile delegata Consultorio di Siena. 

Toscana pioniera in Italia nel riconoscimento al diritto alla contraccezione e alla prevenzione per le donne, un sistema che funziona e che anno dopo anno registra una maggiore consapevolezza sotto tutti i punti di vista, costruendo un importante legame di consapevolezza tra utente e consultorio. Un percorso che però trova molte critiche dal cosiddetto fronte del “no” delle associazioni Pro Vita che legano la questione del diritto alla contraccezione al record in negativo delle nascite in Italia. “Non è metodo per abbassare le nascite – sottolinea la dottoressa Voltolini – ma per favorire una maternità consapevole. Vengono ridotte le interruzioni volontarie, e cala il tasso di malattie sessualmente trasmesse”.

 



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