Tante persone anche per il terzo giorno in cui grazie alla collaborazione con Fipe Confcommercio sono stati effettuati 5000 inviti a ristoratori ed operatori di settore del settore
Wine&Siena 2020 ha avuto oltre 3500 accessi complessivi raggiungendo la massima capienza possibile al Santa Maria della Scala, l’antico “Spedale” sulla via Francigena, a Siena, in cui si è snodata la manifestazione. Tante persone anche per il terzo giorno in cui grazie alla collaborazione con Fipe Confcommercio sono stati effettuati 5000 inviti a ristoratori ed operatori di settore del settore. Insieme a tutto questo, circa 100 giornalisti accreditati, sono andate esaurite le masterclass (cinque masterclass che ospitavano 25 persone ciascuna), successo anche per i seminari e gli eventi correlati. Ben 5400 euro la cifra raccolta con l’asta di beneficienza. Questi i numeri presentati nella conferenza stampa di chiusura (che si è tenuta questo pomeriggio 3 febbraio alla sala Consiliare del Rettorato, a Siena). Successo di pubblico dunque per la quinta edizione di Wine&Siena, il primo grande evento dell’anno in Toscana a parlare di vino ed andare alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche premiate da The WineHunter Award. Wine&Siena, a Siena dal 1 al 3 febbraio, è voluto dal The WineHunter e Patron di Merano WineFestival, Helmuth Köcher, e da Confcommercio Siena.
“Siamo molto soddisfatti di come è andata la manifestazione con i suoi circa 3500 biglietti e circa 1100 operatori accreditati – ha sottolineato Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena – Per noi quest’anno era l’anno zero visto che abbiamo traferito la manifestazione al Santa Maria, i risultati ci hanno dato ragione, ci saranno poi da valutare alcuni elementi, ma è una scommessa vinta da tutta la città che si merita questo tipo di manifestazione ed è pronta a sostenerla. Non ci fermiamo a questi numeri e già iniziamo a parlare dell’edizione 2021”.
“Grazie a Confcommercio, al Comune di Siena che ci ha creduto e a tutti i partner. Importante avere tutta la città. Il Santa Maria è l’habitat ideale. Con il terzo giorno abbiamo fatto una esperienza nuova a cui il territorio ha risposto bene – ha fatto notare Helmuth Köcher, The WineHunter e Patron di Merano – Altra esperienza nuova, il percorso di degustazioni al Santa Maria della Scala, che valorizza anche il museo. Ci siamo tenuti dentro la capacità ricettiva del Santa Maria della Scala, abbiamo avuto un sabato molto intenso, negli altri giorni il flusso si è riequilibrato. La quinta edizione del Merano Wine Festival fu fondamentale per capire l’habitat. E così credo abbiamo fatto qui. Importante anche l’indotto qui a Siena di circa un milione e mezzo. Auspico che sia l’inizio e che abbia la storia del Merano Wine”.
“Siamo di fatto nell’anno 1 e i numeri ci hanno dato ragione anche con il rischio della terza giornata solo operatori ha dato buone risposte”, ha detto Andrea Vanni, Enotrade Italia. “Noi abbiamo bisogno di fare sempre meglio come ci spinge a fare Kocher, la scommessa del Santa Maria l’abbiamo vinta insieme, con tutta la città – ha sottolineato Alberto Tirelli, assessore alle Attività Economiche del Comune di Siena – E’ importante che questa opportunità sia abbracciata da tutta la città. La ricaduta economica è reale e l’evento va favorito come ci suggeriscono anche gli operatori e i produttori in un periodo dell’anno in cui siamo in bassa stagione. Grazie davvero agli organizzatori dunque ed un invito a fare sempre meglio”.
“Le degustazioni guidate alla scoperta di vini e terroir, storie e realtà enologiche italiane in un contesto unico come quello offerto da Palazzo Sansedoni – sede della Fondazione Mps – ha fatto notare Marco Forte, direttore generale Fondazione Mps – si confermano un binomio vincente e di gran successo anche in quest’ultima edizione della manifestazione. Un percorso tra arte e gusto che non ha uguali nel panorama vinicolo, una condivisione del progetto fra enti e istituzioni che rappresenta un’eccellenza fra le eccellenze”. “Quest’anno ha rappresentato uno spartiacque davvero. Io ho partecipato alla vita dell’evento e la visione che viene rappresentata oggi è quella degli operatori. C’è grande soddisfazione da parte degli operatori per una manifestazione che è andata oltre le aspettative – ha osservato Massimo Guasconi, presidente Camera Commercio Arezzo Siena – la nuova localizzazione ha davvero dato il là ad un nuovo corso, crediamo che ci siano premesse per crescere e per rendere Siena davvero capitale del vino”.
“Soddisfazione anche da parte nostra – ha detto Roberto Di Pietra, docente all’Università di Siena – Il vino matura e si affina. Questo è accaduto anche con questo evento ed il tempo di attesa ci sta dando ragione, il lavoro premia e anche la capacità di mettere assieme contributi diversi. Il fatto di avere imparato ad integrare le ricchezze di Siena e la capacità progettuale di Gourmet’s International ci fa sperare che la prossima edizione sia più forte e più capace di integrare le competenze che sono a questo tavolo. La sesta edizione sarà ancora più bella”.