Si avvia alla conclusione il progetto “NO a bullismo e cyberbullismo. SI’ al benessere a scuola, nello sport, nel web” a cui l’istituto Roncalli ha preso parte dallo scorso gennaio.
Due le date – 2 e 3 dicembre – in cui Atelier Vantaggio Donna, in qualità di soggetto attuatore, intende chiudere il progetto rendendo pubblici i risultati.
Il 2 dicembre alle ore 21 presso il ridotto del Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa verranno presentati i risultati del progetto. L’evento è aperto al pubblico e vedrà la presenza di una rappresentanza del Comune di Colle Val d’Elsa, in qualità di ente finanziatore del progetto insieme alla regione, le formatrici di Atelier Vantaggio Donna, in quanto soggetto attuatore, le insegnanti degli istituti e delle squadre coinvolte e naturalmente i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al percorso e realizzato il video che verrà proiettato in anteprima.
In questa occasione ci sarà anche la presenza di Cristina Obber, scrittrice e giornalista, autrice del libro “Ci vediamo in chat”.
Il 3 mattina ci sarà la replica presso l’istituto Don Bosco (h8,30/h10,30 circa) e successivamente (h11/h13 circa) presso l’istituto Roncalli, in modo tale che anche le classi che non hanno partecipato al progetto possano fruirne i risultati.
Il progetto, che ha visto la partecipazione di quattro classi provenienti da ciascun istituto scolastico aderente e di un gruppo per ciascuna Associazione Sportiva, ha trattato il tema del bullismo sotto diverse sfaccettature, ponendo particolare attenzione, però, alle varie forme di violenza “on line”. Processi come la “rivittimizzazione nei social media”, “discorsi d’odio”, “diffusione non consensuale di immagini intime”, “molestie on line”, “cyberstalking” trovano nel Web un terreno fertile per espandersi senza nessun controllo e con effetti dannosi che possono protrarsi fino all’età adulta con implicazioni sociali molto ampie, sia per le vittime che per gli autori.
Il cammino intrapreso a gennaio ha visto il susseguirsi di una serie di fasi in cui i ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di confrontarsi attraverso attività laboratoriali e lavori di gruppo e successivamente di potersi dedicare alla costruzione di materiali di informazione, sensibilizzazione e diffusione.