Poggibonsi, patto per lo Sviluppo: focus su Bilancio, Piano Strutturale e commercio

Avviato il percorso per lavorare sui fondi sfitti, adozione del PS entro l’anno. Tanti i contributi emersi fra cui la necessità condivisa di lavorare sulla qualità dei distretti e dei servizi nelle aree industriali

Di Redazione | 20 Novembre 2024 alle 22:00

Poggibonsi: piano Strutturale da adottare entro l’anno, Bilancio di previsione in costruzione, la rivitalizzazione dei centri storici. Sono stati alcuni dei punti approfonditi nell’incontro per il Patto per lo Sviluppo che si è svolto negli scorsi giorni a Palazzo comunale. Presenti la sindaca Susanna Cenni, il vicesindaco Fabio Carrozzino, l’assessora allo sviluppo economico Lisa Valiani, i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confapi, Spi Cgil, Cisl, CNA, Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento, CTQ.

“Continuiamo a lavorare insieme per la buona crescita  – ha detto la sindaca Susanna Cenni – Abbiamo avviato il confronto su alcuni temi centrali per lo sviluppo.  Altrettanto centrali sono stati i contributi giunti, da cui sono emersi una forte sensibilità e condivisione su tematiche come la valorizzazione e la qualità delle aree industriali ma anche come le potenzialità del Cassero e della parte monumentale della città, da tutti sottolineata”.

In avvio di incontro focus sul Piano Strutturale, con la presenza del dirigente responsabile, su cui il lavoro è in corso per una sua adozione entro la fine dell’anno.  “Sul fronte Bilancio – ha spiegato Carrozzino – pur mancando il quadro definitivo delle risorse a disposizione e dell’entità dei tagli preannunciati, siamo impegnati a portare avanti i temi della manutenzione e della cura della città. Sul 2025 avremo un piano delle opere pubbliche dal valore di circa 15 milioni di euro, 11 dei quali già finanziati e legati in prevalenza ad ABCura ma anche alla sistemazione di alcune infrastrutture per lo sport. Alcuni mesi fa abbiamo stanziato 960.000 euro per sistemare alcune strade, fra cui anche vie delle aree industriali ed entro il 2024 questi progetti andranno in gara”. Per quanto riguarda la rivitalizzazione dei centri storici, “il tema, complesso, ha bisogno di essere affrontato con un approccio sistemico che guardi al commercio nella sua totalità – ha detto Valiani – Un approccio che affronti in maniera sinergica tanti aspetti come quello della rigenerazione degli spazi, della sosta, del sostegno alle attività che ci sono e a quelle che potrebbero arrivare. Abbiamo avviato il percorso per affrontare il tema dei fondi sfitti e interloquire con i proprietari per la loro valorizzazione, c’è un lavoro di coordinamento su eventi e iniziative di qualità, un impegno che prosegue sul fronte dell’ufficio di informazione turistica. C’è un tavolo insediato sul commercio che si riunisce costantemente e di cui ringrazio tutti i partecipanti”. Fra gli impegni da condividere, la valorizzazione delle filiere agroalimentari e l’attrazione di attività artigianali.

Tanti i contributi da parte dei presenti con l’input da parte di molti ad insistere sulla valorizzazione dell’area monumentale. Fra le sollecitazioni la reintroduzione in centro di alcune funzioni, il ricorso al partenariato pubblico privato, la promozione della cultura d’impresa, la necessità di curare il decoro che incide anche sulla sicurezza, di costruire senso di appartenenza a partire dall’Impresa, di lavorare sul trasporto e sui servizi anche nelle aree industriali per essere più appetibili.

“Condivido le sollecitazioni giunte – dice la sindaca – anche sul fronte della necessità di una maggiore integrazione fra aree industriali e tessuto urbano.  Ritengo che il tema dei distretti, dei servizi ai distretti e della qualità delle aree industriali, condiviso dal tavolo, meriti di essere approfondito in un incontro apposito. Ringrazio tutti e tutte coloro che hanno partecipato con idee e riflessioni. Il nostro percorso prosegue e ci porterà nella prima parte del prossimo anno ad elaborare impegni e contenuti strategici del Patto per lo Sviluppo frutto del confronto e dei tanti contributi già emersi”.



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