In 27 comuni su 29 al voto in provincia di Siena Italia Viva correrà a braccetto col Pd. Non in Val d’Elsa però. Non a Colle e Poggibonsi per l’esattezza. E’ quest’ultimo il caso a tenere maggiormente banco con un candidato sindaco, Claudio Lucii, sostenuto ufficialmente ma senza il simbolo di partito, e dall’altra parte una lista guidata dal segretario comunale del partito Riccardo Burresi a sostegno della candidata del Pd Susanna Cenni. E a monte della spaccatura ci sarebbero ancora una volta le famigerate primarie di coalizione, croce e delizia di un sodalizio, quello tra i dem e il partito di Matteo Renzi, che storicamente ha mietuto vittime politiche.
“La situazione a Poggibonsi è abbastanza complessa ma nasce mesi fa quando avevamo proposto al centrosinistra le primarie di coalizione – spiega Mario Morellini dell’esecutivo provinciale di Italia Viva -. Probabilmente i risultati sarebbero stati gli stessi ma il problema è nato nel rapporto. Non abbiamo visto una posizione di rispetto e di dignità del Pd di Poggibonsi nella candidatura di Susanna Cenni. Allorché nel momento che si è presentato un candidato civico con i nostri valori abbiamo valutato tutti insieme di appoggiarlo”.
Ma nulla forse è lasciato al caso. Ed il probabile secondo turno potrebbe rasserenare gli animi all’interno del partito di Matteo Renzi e dare nuova linfa ad una rappacificazione in salsa poggibonsese tra Italia Viva e Pd.
“Si tratterà di vedere al secondo turno, visto che ci sono più candidati a sindaco, la nostra posizione – aggiunge Morellini -. Può anche darsi che si verifichi una ricucitura ma al Pd di Poggibonsi contestiamo non tanto la persona che è valida, ma il metodo adottato”.