“Non ho la minima idea di come siamo messi a Poggibonsi, Italia Viva farà, sentite lo Scara, sentite il Burresi, sentite i ragazzi”. Parola di Matteo Renzi che interpellato a margine della presentazione del suo ultimo libro sulle strategie di Italia Viva in vista delle amministrative nel capoluogo valdelsano, ha ammesso di non saperne niente.
Ma Italia Viva a Poggibonsi potrebbe presto diventare un caso studio nazionale sostenendo due candidati sindaco differenti. Il partito si è infatti spaccato a metà aspettando la cabina di regia provinciale di sabato deputata a scegliere quali strategie seguire in vista della tornata elettorale di giugno. Proprio alla vigilia della visita di Renzi a Siena a rompere gli indugi, e gli equilibri, è stato il presidente dell’assemblea comunale Riccardo Burresi annunciando che l’88% del partito ha dato mandato per un’intesa elettorale con il centrosinistra ed il Pd. Tradotto: via libera al sostegno di Susanna Cenni. Un sostegno che sarebbe frutto di un accordo, siglato da circa una settimana, tra l’ex Parlamentare Pd e lo stesso Burresi e che, in caso di elezione, garantirebbe un posto in Giunta all’attuale presidente dell’assemblea comunale di Italia Viva.
Un accordo che avrebbe mandato su tutte le furie il coordinatore provinciale di Italia Viva Paolo Cucini, anch’esso valdelsano, già segretario del Pd di Poggibonsi ai tempi di Renzi. Furie che lo hanno portato immediatamente a cercare un candidato sindaco di Poggibonsi che potesse ottenere il beneplacito anche di Azione. E di fronte ad un’Italia Viva “bipolare” il prescelto sarebbe proprio uno psichiatra molto affermato in Valdelsa, prossimo alla pensione e già militante attivo anch’egli nel Partito Democratico che fu. Cucini, fiducioso, starebbe attendendo una risposta dal prescelto ma nel frattempo ha cercato di anticipare le mosse dell’avversario/amico di partito annunciando per metà della prossima settimana la presentazione di un candidato sindaco civico sostenuto da Italia Viva e Azione. Sullo sfondo proprio il partito di Calenda avrebbe pronto il piano b: il coordinatore comunale Riccardo Clemente il quale non ha fatto mistero di volersi mettere in gioco.
Ma di fronte ad un’Italia Viva spaccata a metà, pronta a sostenere due candidati sindaco differenti, l’ipotesi più probabile è che proprio il simbolo di Matteo Renzi non campeggi in nessuna lista elettorale. Per evitare che Poggibonsi diventi un caso nazionale. “Se l’Italia fosse Poggibonsi noi del Pd saremmo tranquilli, bisognerebbe poggibonsizzare l’Italia”. Parola di Matteo Renzi, alla festa de L’Unità di Poggibonsi nel lontano luglio 2017.