Sono 6 gli interventi della Polizia di Stato per casi di violenza domestica, maltrattamenti, minacce e stalking, con attivazione del. “codice rosso” dall’inizio dell’anno, nella zona della Valdichiana senese.
Gli ultimi due, gestiti nei giorni scorsi dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi – Chianciano Terme, guidati dalla loro Dirigente Vice Questore Enza De Fusco.
L’Autorità Giudiziaria, all’esito degli interventi e delle indagini effettuate dai poliziotti ha emesso le relative ordinanze disponendo due misure cautelari: in un caso la custodia cautelare in carcere del presunto autore delle violenze e nell’altro il divieto di avvicinamento alla vittima con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un uomo ritenuto, allo stato delle indagini, responsabile di atti persecutori.
In particolare, il 7 giugno scorso la polizia è intervenuta nella cittadina etrusca, presso l’abitazione di due coniugi, dopo aver ricevuto la segnalazione di uno dei tre figli minori della coppia, mettendo prima al sicuro la donna e i bambini, effettuando subito dopo tutti gli accertamenti che il caso richiedeva.
Nel corso dell’attività d’indagine sarebbe emerso che gli episodi di violenza domestica erano ripetuti negli anni.
Qualche giorno dopo, un nuovo intervento degli agenti presso l’abitazione dei coniugi, che nel frattempo si erano riuniti, per un’altra violenta lite nel corso della quale l’uomo avrebbe minacciato, sempre davanti ai figli minori, di dare fuoco alla loro madre cospargendola di liquido.
Fortunatamente non è riuscito nell’intento grazie all’immediato intervento dei poliziotti che ha scongiurato il peggio.
Il Pubblico Ministero, acquisiti questi nuovi elementi dalla polizia giudiziaria ha richiesto al GIP presso il Tribunale di Siena la misura della custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia, eseguita dagli agenti del Commissariato.
L’uomo, 45enne di nazionalità Tunisina, è stato quindi accompagnato alla casa circondariale di Siena.
Un’ulteriore misura cautelare, del divieto di avvicinamento alla vittima con applicazione del braccialetto elettronico, è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Siena su richiesta della Procura, a seguito di una denuncia per atti persecutori e revenge porn.
Dopo la denuncia, sono state avviate minuziose indagini, anche con la collaborazione dei poliziotti delle Questure di Avellino e Benevento, dalle quali è emerso il presunto comportamento persecutorio del denunciato, un uomo di 42 anni residente in provincia di Avellino.
Il 42enne, non rassegnatosi della fine della relazione sentimentale, ha continuato ripetutamente ed in modo ossessivo a molestare la sua ex, assillandola, minacciandola in modo pesante e cercando di controllarne gli spostamenti, inviando anche ad altre persone immagini che la ritraevano nuda.
Al termine dell’attività investigativa, svolta dai poliziotti del Commissariato di Chiusi- Chianciano Terme è stata emessa l’ordinanza con la quale è stata disposta la misura del divieto di avvicinamento alla ex fidanzata e ai luoghi da lei abitualmente frequentati, con l’obbligo di mantenere una distanza di 500 metri.
Nei confronti del presunto autore dello “stalking” è stato disposto anche il divieto di comunicare con la donna, con qualsiasi mezzo, con applicazione del braccialetto elettronico.