Il 19enne africano fu sorpreso in possesso di droga alla Stazione, mentre il 25 nordafricano, carcerato per reati di stupefacenti, aveva incendiato alcune parti del carcere di San Gimignano facendo minacce e violenze a un pubblico ufficiale
In Italia dal 2016 era stato accolto nella provincia di Siena dove, a seguito delle richieste presentate e delle valutazioni di competenza, la questura gli aveva rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Il 19enne senegalese si è però reso responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ed è stato per questo denunciato lo scorso mese di marzo dalle volanti della Polizia di Stato, che lo hanno sorpreso nella flagranza della cessione nei pressi di Piazzale Rosselli.
A quel punto, i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione hanno segnalato il comportamento dello straniero alla Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Firenze, proponendo di non concedere il rinnovo del titolo di soggiorno. Nelle more della pronuncia da parte della Commissione, il Prefetto di Siena Gradone, gli ha revocato le misure di accoglienza, anche perché l’uomo aveva più volte attuato comportamenti illeciti danneggiando anche la struttura dove era stato ospite. Una volta ottenuto il nulla osta alla revoca del soggiorno l’Ufficio immigrazione della questura ha avviato le pratiche per il rigetto dell’istanza di rinnovo, che è stata poi rifiutata dal Questore Piccolotti.
Ieri, i poliziotti lo hanno rintracciato e, a seguito del procedimento instaurato, espulso con accompagnamento al Centro di permanenza rimpatri di Bari. Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione, ieri, hanno eseguito con accompagnamento allo stesso CPR un’altra espulsione: quella di un tunisino di 25 anni, scarcerato dalla casa di reclusione di San Gimignano. Lo straniero, oltre ad essere in carcere per scontare una pena ad 1 anno e 6 mesi a seguito di una condanna sempre in materia di stupefacenti, si era reso responsabile di alcuni reati all’interno del carcere.
Il tunisino, aveva infatti incendiato e, conseguentemente, danneggiato parti della struttura, facendo violenza e minacciando un pubblico ufficiale. Scontata la pena il Prefetto ha emesso decreto di espulsione ne suoi confronti e gli uomini dell’Ufficio Immigrazione muniti del relativo decreto del Questore, non essendo possibile accompagnarlo alla frontiera data la mancanza di un documento valido per l’imbarco, lo hanno condotto al Centro pugliese.