Dopo dodici anni di attesa finalmente si parla della ricostruzione del Ponte Nove Luci, che unisce il territorio della Val d’Orcia.
L’approvazione da parte del Consiglio regionale del Bilancio di previsione 2025-2027 della Toscana, ha dato il via libera al finanziamento di 13 milioni e l’Associazione ‘C’era una volta il Ponte sull’Orcia’, che non ha mai smesso di battersi per riavere questa infrastruttura, gioisce perchè il progetto di ripristino prende finalmente forma.
“Sono trascorsi dodici lunghi anni dal crollo del Ponte Nove Luci, un’infrastruttura cruciale che collegava i comuni di Castiglione d’Orcia e Pienza, attraversando il fiume Orcia. Anni segnati da attese, speranze, illusioni e, spesso, da una profonda frustrazione per una comunità che non ha mai smesso di credere e di lottare per il ripristino di questo importante collegamento.
Come cittadini, ci siamo sentiti in dovere di unirci per sostenere questo obiettivo comune attraverso il gruppo “C’era… il Ponte dell’Orcia”. Il nostro impegno in questi anni è stato costante: abbiamo supportato le istituzioni, cercato risposte anche quando ci sono state negate e non ci siamo mai arresi.
È importante ricordare che le lettere inviate dall’allora sindaco Galletti a tre diversi Ministri delle Infrastrutture, sotto altrettanti governi, non hanno mai ricevuto risposta.
Nonostante le delusioni passate, oggi, facendo gli onori a chi è riuscito a pigiare i tasti giusti, possiamo finalmente raccontare dei progressi tangibili.
Tutte le istituzioni — Regione, Provincia e Comuni — si sono mosse, e in soli due mesi, novembre e dicembre dello scorso anno, sono stati fatti passi decisivi per la ricostruzione del ponte:
1.Nel bilancio di previsione finanziaria della Regione Toscana 2025-2027 è stato stanziato un contributo straordinario alla Provincia di Siena per la ricostruzione del Ponte Nove Luci (allegato A, Sezione V, Articolo 9).
2.La Provincia di Siena ha inserito il finanziamento regionale nel proprio programma triennale, aggiungendo un ulteriore contributo per la progettazione esecutiva. Sono già stati affidati incarichi a società specializzate per rilievi e indagini tecniche preliminari.
Ora, per procedere, sarà necessaria la stipula di un accordo di programma tra Regione, Provincia e i Comuni interessati: un passaggio burocratico essenziale che dovrebbe essere completato a breve.
Siamo una comunità vigile ma fiduciosa, pronta a sostenere. È importante sottolineare che la concessione del contributo regionale segue le normative vigenti, e il percorso richiede tempi tecnici inevitabili. Tuttavia, ciò che conta è che il processo sia finalmente avviato e che il progetto stia prendendo forma.
Questo risultato è significativo: non si tratta di soluzioni provvisorie o di compromessi, ma della costruzione di un ponte nuovo, stabile e duraturo. Certo, ci vorrà tempo, ma possiamo affermare con soddisfazione che “riavremo un ponte”.
Questo successo dimostra che l’impegno collettivo tra cittadini e istituzioni può portare a risultati concreti. La popolazione ha mostrato pazienza e determinazione, e le istituzioni, seppur con ritardo, hanno risposto alle aspettative. Ora è fondamentale continuare a vigilare affinché tempi e promesse siano rispettati, evitando distrazioni causate da polemiche sterili o propagande che mirano solo a creare confusione.
Non c’è spazio per destabilizzazioni: la nostra comunità merita di vedere concretizzato ciò che ha atteso per dodici anni. Il nuovo Ponte Nove Luci non sarà solo un’infrastruttura, ma un simbolo di rinascita, il frutto di un impegno collettivo che deve essere valorizzato.
Oggi possiamo guardare al futuro con fiducia. Non si tratta solo di ristabilire un collegamento fisico tra due comuni, ma di ricostruire un legame simbolico tra cittadini, istituzioni e territorio. Il Ponte Nove Luci sarà un monumento alla resistenza e alla volontà di una comunità che, nonostante le difficoltà, non si è mai arresa.
Per quanto riguarda la criticità del Ponte dell’Orcia di Bagno Vignoni, siamo a conoscenza di un lavoro portato avanti dalle Istituzioni locali con Anas affinché il ponte non venga chiuso totalmente per tempi ingestibili.
Anche in questo caso, non abbiamo al momento motivi per dubitare delle rassicurazioni ricevute.
Ora più che mai, il nostro compito è quello di sostenere il processo, vigilare con attenzione e mantenere viva la speranza. Come dimostrano i progressi di questi mesi, il ponte non è più un sogno lontano: è una realtà che sta prendendo forma”.