Il Comune, le due Università, il DSU, il Siena Jazz e l’Istituto Franci i soggetti che compongono la Conferenza Città Universitaria
Grazie a un gioco di squadra tra il Comune, i due Atenei, l’Azienda regionale per il Diritto allo Studio (DSU), il Siena Jazz-Accademia nazionale del Jazz e l’Istituto superiore di studi musicali “Rinaldo Franci”, Siena sviluppa un percorso per riaffermare e continuare a crescere nella propria immagine di città a misura di studente. Questa la principale missione della Conferenza Città Universitaria (CCU), sede permanente di confronto, concertazione ed elaborazione delle politiche e dei servizi promossi dall’istituzione comunale e da quelle cittadine che si occupano di alta formazione per favorire l’integrazione della popolazione studentesca e migliorare la qualità della vita dei tanti giovani che, ogni anno, scelgono Siena come luogo di studio.
La CCU e i contenuti del protocollo d’intesa sottoscritto tra tutti i soggetti che la costituiscono sono stati presentati stamani a Palazzo Berlinghieri alla presenza del sindaco Bruno Valentini e dell’assessora alle Politiche giovanili, Tiziana Tarquini, insieme ai rettori dell’Università degli Studi e dell’Università per Stranieri di Siena, rispettivamente Francesco Frati e Pietro Cataldi, e al presidenti dell’Azienda regionale DSU, Marco Moretti. Con loro anche il vicepresidente del Siena Jazz-Accademia nazionale del Jazz, Fabio Bizzarri, e la presidente dell’Istituto “Rinaldo Franci”, Anna Carli, le due eccellenze cittadine che si occupano di alta formazione in ambito musicale.
<<Come Amministrazione comunale – ha introdotto il sindaco Valentini – riteniamo fondamentale consolidare le relazioni con le più importanti istituzioni formative della città e svilupparli in una prospettiva unitaria. Siena è storicamente un territorio prescelto dagli studenti per la sua grande offerta universitaria dal punto di vista della qualità della didattica e dei servizi del DSU Toscana: con la costituzione della Conferenza Città Universitaria facciamo un ulteriore passo avanti in questa direzione>>. <<Gli studenti costituiscono parte integrante e qualificante della comunità senese – ha aggiunto l’assessora Tarquini – e, per questo, è importante predisporre azioni, iniziative e servizi che rendano quanto più armonico il loro inserimento nel quadro delle opportunità offerte dalla città>>.
Il tema dell’offerta complessiva rivolta alla popolazione studentesca, quindi non soltanto in termini didattici, è stato rilanciato dal rettore Francesco Frati, il quale ha sottolineato come <<la grande attrattività dell’Università di Siena nei confronti degli studenti fuori sede e internazionali ci imponga di organizzare e sostenere iniziative che consentano di coniugare tempo libero e approfondimento culturale, con il fine ultimo di rendere il periodo di studi un’esperienza completa di formazione e coesione sociale. In questi anni, abbiamo offerto eventi di alto livello con artisti e intellettuali della scena nazionale e internazionale e, quindi, partecipiamo volentieri a questo progetto cittadino condiviso>>. Anche Marco Moretti del DSU ha espresso apprezzamento per la capacità di fare rete tra <<tutte le istituzioni che hanno un rapporto diretto con gli universitari, non solo dal punto di vista formativo, e le stesse associazioni studentesche che vorranno aderire al progetto per un confronto sul tema della cittadinanza attiva. È infatti necessario che le iniziative finalizzate a migliorare la qualità della vita della componente studentesca, numericamente e qualitativamente rilevante per la comunità senese, vengano concertate fra tutti i soggetti coinvolti per aumentare il livello di integrazione con la città>>.
Infine, sono intervenuti i rappresentanti dei due soggetti operanti in ambito di alta formazione musicale. Mentre il vicepresidente del Siena Jazz, Fabio Bizzarri, ha sottolineato la necessità
<<per una città con simili eccellenze, di attivare sinergie e processi unitari per la valorizzazione dei giovani talenti>>, rimarcando che <<Siena ha bisogno di aumentare la sua forza di attrazione culturale, perché ce lo chiede il futuro e lo pretende la sua storia>>, la presidente dell’Istituto Franci, Anna Carli, ha illustrato le ragioni dell’adesione alla CCU: <<La presenza significativa di studenti fuori sedi anche nel nostro istituto; la promozione di un apporto democratico e responsabile degli studenti rispetto alle loro esigenze; le esibizioni musicali dei nostri allievi che possono costituire non solo un momento di formazione professionale, ma anche un’opportunità di arricchimento della vita culturale della città e per la crescita umana di tutti gli studenti>>.
Nel prossimo mese di settembre uscirà l’Avviso pubblico per la composizione dell’Assemblea delle associazioni studentesche che dovranno scegliere la propria rappresentanza.