Pramac chiede di rimuovere gli striscioni, presidio Fiom Cgil davanti all'azienda

Bandiere affisse ai cancelli, cori e fumogeni, il sindacato ribadisce: "Grave atto antisindacale, non ci lasciamo intimidire"

Di Redazione | 17 Febbraio 2025 alle 20:00

Protesta di Fiom Cgil davanti alla Pramac di Casole d’Elsa. I sindacalisti hanno attaccato striscioni ai cancelli dell’azienda, hanno intonato cori e acceso fumogeni rossi.

Quello che ha fatto scatenare la rabbia della FIOM CGIL di Siena, come riporta la stessa, è stato l’atteggiamento dell’azienda che avrebbe intimato venerdì 14 febbraio di rimuovere bandiere e striscioni dalle cancellate. La protesta di venerdì era in linea con lo stato di agitazione unitario nazionale dei lavoratori per la rottura delle trattative per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici.

Per questo motivo oggi 17 febbraio FIOM CGIL si è ripresentata davanti ai cancelli della Pramac di Casole d’Elsa per protestare nuovamente. “Non ci lasciamo intimidire” tuona l’organizzazione sindacale. La Segretaria Generale FIOM CGIL Daniela Miniero si rivolge così all’azienda: “Venerdì 14 febbraio si è consumato un atto gravissimo e antisindacale. Lo sciopero è un diritto costituzionale”.

L’azienda ha già risposto alle accuse sottolineando che la richiesta di “rimozione del materiale affisso ai cancelli dello stabilimento non rappresenta in alcun modo un atto antisindacale né un tentativo di intimidazione nei confronti delle rappresentanze dei lavoratori ma una legittima richiesta ai sensi della legge e del buon senso”.

 



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