E’ tutta una questione di strumentazione e di millimetri, quella relativa alle polemiche che si sono scatenate nei tre giorni di pre visite per l’ammissione all’Albo dei cavalli da Palio che si sono svolte nell’impianto di Pian delle Fornaci da venerdì ad oggi. Ieri in tarda serata, a sorpresa, sono stati di nuovo convocati dall’Ufficio Palio del comune di Siena, quattordici cavalli per essere di nuovo misurati.
Che cosa è successo? “Abbiamo avuto un problema con uno degli strumenti con cui prendiamo le misure – ha spiegato il colonnello Carlo Alberto Minniti a capo della commissione veterinaria del comune di Siena – Ci siamo accorti che la fettuccia con cui prendevamo le misure dello stinco, per poi fare la proporzione con l’altezza, non era veritiera. Abbiamo quindi deciso di convocare di nuovo i cavalli che avevano misure a rischio per l’ammissione all’Albo. Per ulteriore correttezza abbiamo riconvocato anche i cavalli con altezza a rischio”. Quindi strumentazione fallace? “Abbiamo ricontrollato gli strumenti e verificato che uno in particolare non dava la misura corretta, cioè la fettuccia metrica per lo stinco si era logorata con il tempo e dava una misura ridotta, parliamo di millimetri. L’ippometro a laser invece è attendibile”, ha ribadito Minniti dimostrando così la professionalità e la volontà della commissione di valutare i cavalli con trasparenza.
Un cavallo di quattro anni ha ancora margine di crescita? “Si ci sono margini di crescita talvolta, ma in questo caso siamo chiamati a valutare le condizioni del cavallo oggi, non tra un anno. Il protocollo è chiaro e prevede che la morfologia dei cavalli corrisponda a determinate misure e non siamo mai stati fiscali. Siamo qua per lavorare per il Comune e per il Palio, non per scartare i cavalli”.
Quali sono le condizioni generali in cui avete trovato i cavalli presentati in questi tre giorni? “Bei cavalli, alcuni più avanti nella preparazione atletica perché già corrono. I presupposti per avere una buona stagione ci sono tutti”. Tra quelli presentati c’era anche Remorex, il più anziano del gruppo con due vittorie da scosso e quindici anni di età. “E’ un cavallo in buone condizioni, è un gran cavallo e lo ha dimostrato sul campo. Siamo contenti che continui ad essere presente”.
Cosa guarderete con più attenzione durante il percorso di addestramento? “Sicuramente il comportamento al canape che è importante poi, l’azione dinamica”. Sui cavalli che calciano o presentano altri comportamenti indesiderati, che posizione verrà presa dalla commissione. “Facciamo l’esempio di Veranu che all’inizio calciava e poi ha smesso. Partiamo dal presupposto che i cavalli ci possono sbugiardare in qualsiasi momento, ma tendiamo ad aspettare quelli più giovani che presentano alcuni comportamenti scorretti come calci, tirare indietro, non stare fermi, spingere sul canape, perché hanno margine di miglioramento andando avanti con il lavoro di addestramento. In altri casi invece quando i cavalli presentano questi comportamenti e hanno già una certa età, valutiamo l’esclusione perché non vorremmo rischiare di portare in Piazza cavalli che possano creare problemi”.
Rivedere i cavalli dopo le prove di notte prima della Tratta. “Un ulteriore controllo, soprattutto su quei cavalli ammessi con riserva, ci sembra importante per dare ulteriori garanzie sul lotto finale che va alla scelta dei capitani”.
Il nuovo decreto interministeriale stabilisce che i cavalli per partecipare a palii e giostre devono avere quattro anni compiuti. Cosa ne pensa? “In realtà ogni cavallo ha uno sviluppo diverso, ci sono i precoci e i tardivi. In questo caso il legislatore era costretto a mettere una regola”.