Si è svolta il 30 ottobre scorso, al Rettorato dell’Università degli Studi Siena, la terza edizione del Premio di ricerca per gli specializzandi dell’ultimo anno in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare della Scuola di Siena, intitolato alla memoria del professor Francesco Maria De Luca, cardiologo scomparso nel 2020 e direttore della Cardiologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese per molti anni.
Il primo premio è stato vinto dal dottor Nicolò Ghionzoli, il secondo premio dalla dottoressa Francesca Turchini ed il terzo premio dal dottor Carmine Marallo, prossimi alla specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare all’Università degli Studi di Siena.
«Oggetto del premio – spiega il professor Matteo Cameli, direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università di Siena e cardiologo dell’Aou Senese – sono state le tre migliori tesi di specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, che vertevano su progetti di ricerca di eccellenza nell’ambito, rispettivamente, di terapia intensiva cardiologica, di utilizzo dell’imaging nello scompenso cardiaco e di elettrofisiologia. Da tre anni questo premio rappresenta il miglior modo per diffondere i risultati di progetti di ricerca in Cardiologia alla popolazione, e soprattutto onorare la memoria del professor De Luca che è stato non solo un eccellente cardiologo, ma anche un importante maestro per molti colleghi».
Della commissione giudicante hanno fatto parte la professoressa Serafina Valente, direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell’Aou Senese ed i cardiologi dell’Aou Senese Francesca Cesareo e Rodolfo Gentilini: sono state premiati l’importanza del contenuto, la chiarezza dell’esposizione, l’originalità del lavoro di ricerca ed il potenziale risvolto clinico dei risultati.
Il premio è organizzato con la partecipazione della sezione di Siena di ACTI, Associazione Cardio-Trapiantati Italiani, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici e Chirurghi di Siena e insieme ai familiari del professor De Luca. «I progetti – conclude il professor Cameli – sono stati esposti dagli specializzandi in termini semplici al fine di poter condividere con tutta la popolazione, che ha partecipato numerosa, l’utilità dei risultati dei loro lavori scientifici in ambito cardiologico, onorando la Terza Missione dell’Università».