II Concistoro del Monte del Mangia, presieduto dal Sindaco Luigi De Mossi, durante la riunione tenutasi ieri, 9 giugno, ha deciso di assegnare il Premio Mangia 2021 a Massimo Maccherini la cui candidatura è stata presentata dalla Nobile Contrada del Nicchio, per aver contribuito ad accrescere la fama di Siena nel mondo. La più alta riconoscenza civica della città, il Premio Mangia, è stata così conferita a un medico esperto nel trapianto di cuore che vanta una prestigiosa carriera professionale. La cerimonia, come da tradizione, si svolgerà il prossimo 15 agosto, mentre la location verrà comunicata successivamente, in base all’andamento della curva epidemiologica e alle relative norme anti covid.
Nato nel 1958 nel rione di via dei Pispini, dopo la maturità scientifica, Maccherini consegue la laurea con lode alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo senese avendo come relatore il Magnifico Rettore Adalberto Grossi, demiurgo della cardiochirurgia Senese. Questo gli consente di ricoprire il ruolo di ufficiale medico dell’esercito nel II RGT Genio Pontieri di Piacenza. Nel periodo di specializzazione in Chirurgia Toracica, sempre nella sua città natale, vince una borsa di studio all’Institute of Thoracic Surgery dell’Università di Toronto in Canada. Qui, effettua, nel biennio 1988/89, un periodo di perfezionamento, prevalentemente in campo trapiantologico toracico. Dopo l’esperienza canadese, inizia una seconda specializzazione in cardiochirurgia e partecipa a numerosi stage internazionali: nel 1994 e nel 1996 è a Londra, insieme al compianto dottor Luca Marchetti, dove sotto la guida del professor Sir Magdi Yacoub si perfeziona nella cardiochirurgia e particolarmente nel trapianto di cuore, di cui inizia già a coordinare la neonata attività senese, diretta prima dal professor Michele Toscano e quindi intensificata e portata a norma dall’entusiasta attività del professor Guido Sani. Il primo trapianto di cuore effettuato a Siena è datato 27 giugno 1994. Nel 1995 è a Chicago per acquisire ulteriori competenze sulla patologia dello scompenso, sotto la direzione della professoressa Maria Rosa Costanzo; è poi in Svezia e a Cleveland per approfondimenti clinico-chirurgici sull’uso delle macchine di assistenza ventricolare. Nel 1998 partecipa, quale responsabile chirurgico, a uno dei primi progetti mondiali di ricerca sperimentale sul tema “xenotrapianto cardiaco” (uso di animali adattati geneticamente per essere compatibili con l’impianto in esseri umani), in prestigiosa collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, l’Imperial College di Londra (UK), la School of Medicine di Harvard (USA), al quale ne seguiranno tanti altri in veste di coordinatore collaborando con Atenei di ogni parte del mondo. Molte le attività didattico-scientifiche di Maccherini: docente di chirurgia toracica, malattie chirurgiche del cuore e dei grossi vasi, di cardiologia, di scienza dei trapianti al corso di Laurea in medicina e chirurgia, docente in diverse Università italiane di master in ambito trapiantologico. Dal 2005 approda nella UOC di Cardiochirurgia dirigendo il programma, unico in Toscana, dei trapianti di cuore e delle assistenze ventricolari che, a oggi, conta 443 trapianti, 51 impianti di VAD (assistenze ventricolari impiantabili). Maccherini ha effettuato oltre 4500 interventi cardiochirurgici, ed è sempre stato un punto di riferimento per pazienti, colleghi e associazioni di volontariato. Ha partecipato come massimo esperto a numerosi stage e progetti di ricerca nelle più importanti città di scienza del mondo fra cui Londra, Chicago, Roma, Berlino, Vienna. Oltre 110 le pubblicazioni che riportano i suoi contributi scientifici. Nonostante gli impegni gravosi e delicati che spesso lo portano a girare il mondo, Maccherini non dimentica le sue origini e il suo legame con il territorio come dimostrano le molteplici attività che svolge nell’ambito della Regione Toscana nel coordinamento del gruppo di lavoro “cuore”. Da settembre 2004 fa parte del comitato scientifico dell’OTT (Organizzazione Toscana Trapianti), dal 2008 del comitato direttivo del Dipartimento inter-area vasta dei trapianti della Regione Toscana e anche del programma Audit Cuore del Centro Nazionale Trapianti.
Un cittadino del mondo, a cui la scienza è grata, che ha sempre mantenuto una profonda Senesità e il senso di appartenenza alla sua Contrada.
Medaglia di civica riconoscenza a Lorenzo Granai, la cui candidatura è stata proposta dalla Contrada della Torre, navigatore plurivittorioso nella disciplina del Rally che vanta successi fin dagli esordi tanto da guadagnarsi nel 2000 il titolo di miglior copilota emergente a livello nazionale. Da qui, un’importante collaborazione nei campionati Intercontinentali, Europei e Italiani a fianco del pluricampione nazionale ed europeo Renato Travaglia. Dal 2012 al 2015, prende parte al Campionato Mondiale di Rally, insieme a Lorenzo Bertelli, nelle massime categorie, percorrendo circuiti fra i più suggestivi del mondo (Argentina, Messico, Nuova Zelanda, e Australia).
Nel tempo sono innumerevoli le gare a cui Granai prende parte e moltissime le vittorie conquistate, fra cui il “Campionato Italiano Rally assoluto”, per ben due volte (2016 e 2017), e il titolo europeo “Tour European Rally” nel 2017 e 2018. Fino ad oggi ha partecipato a circa 400 gare, cui 8 come pilota. Dal 2010 è istruttore nella Scuola Federale Rally di Aci, e giudice nelle selezioni Rally Italia Talent, format a livello nazionale. Collabora con la Scuderia De Adamich (di Andrea de Adamich, ex pilota di Formula 1) come istruttore e attualmente coordinatore di corsi di guida, nonché delle presentazioni dei nuovi modelli Ferrari e Maserati in tutto il mondo.
Medaglia di civica riconoscenza a Don Sergio Volpi, proposto dalla Contrada della Lupa, per il suo impegno profuso nell’aiutare il prossimo, portando avanti progetti di volontariato e solidarietà tanto a Siena quanto in Africa. Correttore della Lupa e Rettore del Collegio dei Correttori delle 17 Consorelle, è stato ordinato sacerdote nel 1969. Ha vissuto quegli anni di rinnovamento ecclesiale del Concilio Vaticano II, interessandosi anche ai drammi internazionali con l’intento di servire gli “ultimi” e i più bisognosi. La sua vita presbiteriale si è svolta in varie parrocchie della provincia di Siena dedicandosi intensamente alla cura degli aspetti socio-aggregativi e caritatevoli. Oltre all’opera spirituale, inizia ad organizzare raccolte di materiali di ogni tipo fino ai prodotti alimentari da consegnare direttamente in parrocchia alle persone in difficoltà, contattate personalmente. Nel 1995 accoglie profughi e nei dieci anni successivi si reca a Valona portando medicinali, materiale scolastico ed altri generi di conforto. Dal 2010 l’attenzione di Don Sergio si sposta anche in Africa e nel 2017 viene costituita la Onlus per l’Africa “…a riveder le stelle”, la quale, grazie alle donazioni, consente di sostenere le attività in Mali e in Camerun. Moltissime le opere che Don Sergio avvia e promuove personalmente per dare una migliore qualità della vita a intere popolazioni in Africa, tra cui la fornitura di acqua pulita e la costruzione di un ambulatorio medico al villaggio di Kay Liang, nonché un impianto fotovoltaico che a breve porterà energia elettrica nella zona.