Ha preso il via la sesta edizione del master di primo livello “Il Codice Rosa: Un nuovo modello di intervento nella presa in carico delle vittime di violenza” al centro didattico del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Si tratta di un percorso formativo universitario di eccellenza, unico in Italia, rivolto ai professionisti impegnati nella presa in carico delle vittime di violenza, con particolare attenzione alle strategie di intervento nel percorso socio-assistenziale, con un approccio gender sensitive del modello Codice Rosa, e alle tematiche giuridico-forensi ed epidemiologico-statistiche.
“L’Università di Siena ha sposato ormai sei anni fa questa grande sfida – lancia l’inizio del Master Vittoria Doretti, Responsabile Rete Regionale Codice Rosa -. È un master non solo per il mondo della sanità, è un master aperto a tante professioniste e professionisti, proprio nello spirito vero di squadra di Codice Rosa. È un grande serbatoio di idee.
Il Master si propone di offrire approfondimenti sulle violenze nei maltrattamenti contro donne, minori , anziani, omosessuali, immigrati dal punto di vista dei principali modelli di intervento applicabili a tale contesto illustrando e approfondendo in particolare la tematica del Codice Rosa. Quindi non è solo docenti e discenti, è proprio un mix di pensiero e di crescita culturale. Verranno affrontati tanti temi, non solo l’aspetto sanitario o socio sanitario di Codice Rosa, ma oggi infatti apriamo con una grande ospite come la dottoressa Segre, con cui condivido l’esperienza anche in Comitato Tecnico Scientifico della Presidenza del Consiglio per l’Osservatorio sul femminicidio e affrontiamo un tema molto particolare che è quello della violenza economica. E un altro dei temi che porteremo ancora in modo più forte all’attenzione di tutti noi è quello dell’empowerment al femminile”.
“Si parla di responsabilità sociale che le donne devono prendere nei confronti della propria autodeterminazione – spiega Claudia Segre che ha recentemente guidato come co-chair l’edizione italiana del W7 in occasione della presidenza italiana del G7, e presidente della Global Thinking Foundation -, esattamente come quelle studentesse, quegli studenti che partecipando al master si affiancheranno a donne che hanno dei bisogni a cui assolvere che anche sono solo di accompagnamento verso una ripresa della propria vita in termini di benessere personale, sociale, di partecipazione attiva per i propri diritti”.