Il progetto Enoteca Italiana Siena è stato presentato ieri presso l’Auditorium “Stefano Bellaveglia” della CNA di Siena. L’evento, dal titolo “Enoteca Italiana e CNA: esplora il cuore del territorio – Un viaggio nel futuro attraverso sapori, arte e tradizioni”, è stato moderato dal caporedattore de La Nazione di Siena Pino Di Blasio ed ha visto al centro l’importante percorso di rilancio di Enoteca Italiana Siena, inserito un impegno condiviso di promozione e recupero della centralità di Siena e del suo territorio.
L’occasione per la presidente Elena D’Aquanno per ripercorrere questi ultimi intensi dodici mesi, dall’acquisizione del marchio alla prossima consegna delle chiavi dei bastioni della Fortezza Medicea.
“Un gioiello impolverato che vogliamo restituire al suo splendore, riportandoci l’enologia di qualità, ma anche l’agroalimentare, facendo dei bastioni una sorta di incubatore delle eccellenze del territorio. A questo punta anche il nostro rapporto con CNA e quindi questo appuntamento. Ripartiamo dalle radici di Enoteca Italiana Siena proiettandoci verso il futuro”, ha spiegato D’Aquanno sottolineando il progetto che vedrà l’enoteca con i vini provenienti da tutta Italia selezionati da una commissione di alto livello, un ristorante con un’offerta gastronomica improntata ai prodotti tipici, un museo multimediale, interattivo e sensoriale e uno spazio dedicato a convegni, masterclass e degustazioni.
Per realizzare il progetto occorrerà il tempo necessario ai lavori, che potranno iniziare dopo la consegna delle chiavi da parte del Comune di Siena, rappresentato al convegno dall’assessore ai lavori pubblici Massimo Bianchini: “L’obiettivo è rivitalizzare la fortezza, cercando di renderla adeguata alle esigenze, a partire dal punto di vista dell’accessibilità, e aumentarne la capienza”, ha detto Bianchini dopo aver precisato il ruolo dell’amministrazione comunale nel recente passato e nel futuro.
A sottolineare i punti di forza del progetto è stato il presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena Massimo Guasconi: “Lo spirito con cui si è approcciata Enoteca non è solo la valorizzazione commerciale, ma un interesse che va oltre: recuperare il suo ruolo in campo vitivinicolo e agroalimentare attraverso sinergie e rapporti saldi con istituzioni, enti e soggetti privati. Penso che il progetto sia aperto a tanti associati perché il vino rappresenta l’identità del territorio e le sue eccellenze”.
La presidente D’Aquanno ha anche parlato della Fondazione Enoteca Italiana. “Attraverso questo ente vogliamo pensare anche alla divulgazione del mondo vitivinicolo per evitare che l’eccellenza del vino sia minata, come sta avvenendo in alcuni paesi esteri. Fondamentale è quindi la conoscenza”.
A chiudere il convegno, in qualità di “padrone di casa”, il direttore di CNA Siena Alessandro Brilli: “Questo evento deve essere un punto di partenza per una partnership che vorremmo mettere in piedi per valorizzare il territorio e i nostri prodotti. Iniziative come quella che ha visto protagonista il nuovo corso di Enoteca Italiana Siena non possono che essere sposate da CNA. La nostra ragione sociale è anche la promozione del tessuto economico della città di Siena. E la Fortezza è il luogo adatto per fungere da contenitore delle eccellenze del territorio: enogastronomiche, certo, ma anche dell’artigianato, dell’arte e della cultura”, ha concluso Brilli.