“Un applauso insperato”. Giovanni Gasparro commenta così il fragoroso omaggio del pubblico presente nel Cortile del Podestà dopo lo svelamento del Drappellone realizzato per il Palio del 2 luglio. Un’opera definita “mistica” dell’artista, che ha convinto e colpito subito tutti.
“Sono fiero, ringrazio tutti, c’era grande emozione, sono lieto dell’apprezzamento della città – ha detto a margine della presentazione – il discorso di Hémery è stato straodinario, ha colto i valori compositivi e teologici dell’opera. Ero incredulo quando sono stato nominato per realizzare il Drappellone, è una nomina di grande prestigio”.
L’analisi tecnica dell’artista: “Le difficoltà sono amplificate – sottolinea Gasparro – il taglio verticalizzato condiziona e detta gli elementi, ci sono poi delle parti fisse da statuto, e non ha senso banalizzarle, ho proferito fare uno studio per dare spazio a tutto, dando enfasi alla figura della vergine”.