Presidenza della Provincia di Siena, è corsa a quattro: Carletti, Marrucci, Grazi e Berni

Il segretario del Pd Valenti: “Arriveremo tranquillamente a una sintesi”

Di Cristian Lamorte | 22 Agosto 2024 alle 18:00

“Ogni sindaco del Pd potrebbe fare il presidente della Provincia, sono tutti amministratori validi, sanno di cosa si parla. Ci sono 3-4 nomi più quotati, arriveremo tranquillamente a una sintesi”. A dirlo è il segretario provinciale del Pd Andrea Valenti, è infatti corsa a quattro per la presidenza della Provincia di Siena. A raccogliere il testimone di David Bussagli sarà certamente un sindaco del Pd e a giocarsi la partita sono Agnese Carletti (San Casciano dei Bagni), Andrea Marrucci (San Gimignano), Giacomo Grazi (Torrita di Siena) e Gabriele Berni (Monteroni d’Arbia). C’ è tempo fino alle ore 12 di lunedì 9 settembre per presentare la lista per il papabile Presidente della Provincia con i candidati a sostegno. Fino a quella data sarà il segretario provinciale Dem a cercare una quadra incontrando primi cittadini, segretari di partito dei diversi territori. Un percorso già avviato proprio in questi giorni e che vedrà il suo culmine nella prossima settimana.

“Sto incontrando i territori, in questi giorni e nei prossimi, cerchiamo di ragionare con tutti per arrivare ai primi di settembre a una proposta, una lista che rappresenta il territorio” spiega il segretario provinciale Valenti.

Si voterà in un solo giorno, domenica 29 settembre, ed il corpo elettorale è formato dai sindaci e dai consiglieri comunali con un sistema di voto ponderato basato sulla grandezza dei vari comuni calcolata sul numero di abitanti. Ma per il Pd c’è un altro nodo da sciogliere, quello dei possibili alleati, su tutti Italia Viva. “Sono iniziati i contatti, faremo alcuni incontri per sondare l’eventuale disponibilità a stare in un progetto – sottolinea Valenti – e se c’è la disponibilità anche per i rappresentanti delle forze civiche in vista di una candidatura al consiglio provinciale, si deve tenere conto di tutti e tutti”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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