“Noi non ne sappiamo nulla e non abbiamo ricevuto denunce o segnalazioni”. Il Dsu Toscana, l’azienda regionale che si occupa della gestione di alloggi e residenze universitarie, ribadisce non essere mai venuto a conoscenza del presunto caso di violenza sessuale che si sarebbe consumato all’interno di una residenza universitaria a Siena, svelato ieri in una lettera agli studenti scritta dal rettore Roberto Di Pietra. Il quale oggi, a margine di un evento dell’Ateneo, ha precisato che la vicenda non è recente, ma di alcuni mesi, e che risulterebbe “ampiamente denunciata”. Il Dsu, che già ieri interpellato in merito aveva fatto filtrare di non avere contezza del fatto, è tornato sulla questione, bollando la notizia come “priva di fondamento”.
“Relativamente alla lettera di condanna di un episodio di violenza sessuale in una residenza universitaria cittadina diffusa dal Rettore dell’Università degli Studi di Siena agli studenti e al personale dell’Ateneo, la Presidenza, la Direzione Generale ed il personale coinvolto nella gestione del servizio residenze dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana intendono ribadire di non essere mai venuti a conoscenza di un fatto del genere e di non aver mai ricevuto denunce e segnalazioni di questo tipo da parte degli alloggiati nelle strutture di pertinenza – si sottolinea – Anche il rappresentante degli studenti di Siena nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda, Giuseppe Marano, al quale usualmente si rivolgono i colleghi per segnalare eventuali problemi, non ha ricevuto alcuna denuncia. Quindi la notizia ha colto di sorpresa soprattutto il personale che opera nel servizio residenze proprio perché nelle strutture gestite dal DSU Toscana è attivo un presidio e controllo costante da parte degli operatori e dei responsabili aziendali addetti, per assicurarne la massima sicurezza e vivibilità. Ciò avviene anche riguardo al monitoraggio di eventuali comportamenti scorretti da parte degli alloggiati che si devono attenere a delle regole precise e la cui condotta viene verificata in maniera permanente, rilevando tempestivamente l’insorgere di atteggiamenti non congrui e lesivi fra persone alloggiate o verso il patrimonio immobiliare”.