Presunta violenza sessuale a Siena, Bini: "Un plauso al Rettore, meglio parlarne del silenzio"

La consigliera di fiducia dell'ateneo commenta l'episodio evidenziato dal Rettore in una lettera agli studenti

Di Simona Sassetti | 9 Ottobre 2024 alle 21:00

“Meglio parlarne che restare in silenzio. Ringrazio davvero tanto il Rettore Di Pietra per questa presa di posizione così ferma e coraggiosa. Ogni volta che c’è una violenza contro le donne questa non deve essere considerata un caso isolato che riguarda solo quell’uomo e quella donna, ma deve essere considerata un problema di tutti, sopratutto se ad essere coinvolta è l’università, ovvero un luogo deputato all’educazione delle giovani generazioni. L’Ateneo si deve far carico anche di questioni che non rientrano nella propria responsabilità per contrastare atti di questo tipo. Certo, accertare i fatti spetterà alla magistratura, ma ripeto, parlarne è sempre meglio del silenzio. Il problema è quando si fa finta che la nostra comunità sia immune dà una malattia che è distribuita ovunque”. Ad affermarlo durante la trasmissione Il Punto Claudia Bini, consigliera di fiducia dell’Ateneo di Siena e legale dell’associazione Donna chiama Donna, in merito al presunto caso di violenza sessuale evidenziato con una mail del rettore Roberto Di Pietra agli studenti. La comunicazione ha scatenato la reazione del diritto allo studio, che ha smentito tale episodio. “Sarebbe bello poter escludere che nel proprio ambito le violenze non succedono ma è utopistico, non funziona così. Preferisco sollevare il polverone per risolvere i problemi   – risponde Bini alle parole del presidente del Dsu che si dissocia dalla presa di posizione del Rettore -. Se si resta in silenzio e si cerca di starne fuori non cambierà mai nulla”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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