“Avevano i telefoni in mano e facevano foto e video”. Jacopo Meini, legale della ragazza che avrebbe subito violenza sessuale nella serata tra il 30 e il 31 maggio, è fermo al racconto della giovane. E’ l’elemento su cui ruota gran parte dell’indagine condotta dalla Procura di Siena, perché mercoledì, giorno dedicato agli accertamenti non ripetibili, si capirà se ci sono i documenti filmati dei momenti incriminati. Che con il passare dei giorni appaiono sempre più nitidi, anche alla luce delle deposizioni fatte dalla vittima e dall’amica che era presente insieme a lei in quella casa del centro storico.
“Di tutti gli altri presenti (undici in totale, ndr) conosceva solo uno di loro ed era lì per lui – ha affermato l’avvocato -. Si sono appartati in una stanza e poi sono entrate altre tre persone. Hanno spento la luce e sono iniziate le violenze, a turno”. La ragazza, scossa, in un primo momento sarebbe stata reticente a portare alla ribalta la vicenda, come dimostrerebbero gli audio inviati all’amica che era con lei la sera prima. Poi, la decisione di recarsi in ospedale. Lì le sono riscontrate varie ecchimosi, alla schiena e al coccige, ed è scattato il codice rosa. “Al policlinico è stata presa in carica anche da un psicologo, che la seguendo per supportarla in questo momento”, ha spiegato il legale. La denuncia in Questura sarebbe scattata il 4 giugno, quindi, le due deposizioni davanti ai magistrati. L’8 giugno, su decisione del gip Iacopo Rocchi, scattano gli arresti domiciliari per Manolo Portanova, il calciatore del Genoa che la giovane aveva conosciuto in chat, Alessio Langella e Alessandro Capiello. Una misura che sarebbe conseguente al pericolo di reiterazione del reato. Nella vicenda c’è anche una quarta persona coinvolta, un minorenne, per ora denunciato a piede libero. Langella e Capiello sono già stati sentiti dagli inquirenti e quest’ultimo, l’unico che ha risposto alle domande, avrebbe parlato di “rapporto consenziente”.
Un rapporto, quello con Portanova, che sarebbe stato ammesso anche dalla giovane, prima che però la serata prendesse una piega diversa. Proprio il calciatore, in questi giorni fuori Siena, sarà ascoltato lunedì per l’interrogatorio di garanzia. E’ probabile che la prossima settimana siano sentite anche le altre persone presenti nell’abitazione, come evidenziato dall’avvocato di Langella, Duccio Panti. Poi il test di mercoledì sui telefoni cellulari. Una storia brutta che potrebbe diventarlo ancora di più.