Giovedì 7 gennaio alle ore 10. E’ il giorno della prima udienza preliminare al tribunale di Siena per i dieci agenti di polizia penitenziaria accusati di aver torturato un detenuto tunisino nell’ottobre di due anni fa, al penitenziario di Ranza a San Gimignano. Tortura in concorso e lesioni aggravate in concorso sono infatti i capi di imputazione contestati ai poliziotti, sui quali le in indagini coordinate dal Pm Valentina Magnini si sono concluse il primo ottobre di quest’anno. Si deve infatti considerare che questo è un filone di indagini parallelo a quello che vede coinvolti nella vicenda altri cinque poliziotti per i quali il Gup, Roberta Malavasi, aveva deciso per il rinvio a giudizio con l’accusa di minaccia aggravata, lesioni aggravate, falso ideologico e tortura.
E’ il processo che il 18 maggio 2021 si celebrerà al tribunale Siena: sarà prima volta in Italia in cui viene contestato il reato di tortura ad un pubblico ufficiale. Non era mai capitato dalla sua introduzione nel 2017 nel nostro ordinamento. A gennaio, quindi, i 10 agenti si presenteranno davanti al giudice per l’udienza preliminare Jacopo Rocchi con il pm Magnini che ha fatto richiesta per il rinvio a giudizio per tortura in concorso e lesioni aggravate in concorso.