È a un punto di svolta l’indagine sul presunto stupro di una studentessa universitaria di 21 anni avvenuto a Siena nella notte tra il 30 e il 31 maggio, del quale sono accusati quattro giovani, tra cui il calciatore del Genoa Manolo Portanova.
Ascoltati i testimoni della festa della casa dove si sarebbe consumata la violenza, si sta per chiudere il cerchio intorno all’analisi dei telefoni e ICloud di accusati e parte offesa: si prospetta battaglia perché dagli accertamenti starebbero emergendo i primi video che filmano quanto avvenuto; un filmato di pochi secondi, rinvenuto nel telefono dello zio di Portanova, Alessio Langella, secondo la sua difesa dimostrerebbe l’assenza di violenza, ma altre immagini sarebbero in possesso del pubblico ministero, che invece sostiene ci sia stata costrizione. In corso anche l’analisi dei profili Instagram.
Oggi nel frattempo a Firenze sono stati discussi i ricorsi al Riesame di Langella e Cappiello, come Portanova posti agli arresti domiciliari. Per entrambi i difensori hanno chiesto la revoca del provvedimento – la difesa di Langella ha prodotto il video di cui sopra – la Procura di confermarla. Il collegio si è riservato la decisione. Ufficiosamente il Riesame avrebbe respinto il ricorso della difesa di Portanova, difesa che ora chiederà al gip la revisione del provvedimento.
C.C