Nessuna risposta alle domande del giudice da parte di Manolo Portanova, il calciatore 21enne in forza al Genoa indagato insieme ad altri tre giovani per aver commesso un presunto stupro di gruppo a danno di una 20enne a Siena, nella notte tra il 30 e il 31 maggio. Portanova era stato arrestato dalla squadra mobile e posto ai domiciliari mentre si trovava in vacanza nel messinese.
L’atleta – accompagnato dall’avvocato Gabriele Bordoni – è entrato e poi uscito dal tribunale di Siena passando dal retro, per evitare le telecamere e i giornalisti assiepati all’entrata, avvalendosi della facoltà di non rispondere al gip per l’interrogatorio di garanzia fissato oggi alle 9 dinanzi al giudice Jacopo Rocchi.
Una scelta processuale strategica in attesa di valutare meglio la situazione e gli atti di indagine e soprattutto di avere risposte dai decisivi esami irripetibili sugli smartphone degli indagati, disposti per la mattinata di giovedì col fine di rintracciare eventuali video o immagini che la vittima giura siano stati fatti durante la presunta violenza a suo danno. Gli accusati sostengono che la ragazza fosse consenziente.