“Nessuna auto sospensione”. A precisarlo è l’avvocato Enrico De Martino, difensore dei due giovani sciabolatori sotto indagine per il presunto stupro di Chianciano Terme, di cui sarebbe stata vittima una schermitrice 17enne uzbeka.
Uno degli atleti ha saltato ieri 7 marzo una gara effettivamente per la troppa pressione creatasi sulla vicenda, ma oggi l’altro schermidore è regolarmente salito in pedana a Lucca per le gare in programma. La partecipazione ai prossimi impegni sarà valutata ma in ogni caso la difesa degli atleti sottolinea che tecnicamente non c’è “nessuna auto sospensione”.