Si terrà nei primi giorni di aprile l’atteso incidente probatorio nel corso della quale la schermitrice uzbeka di 17 anni, che ha denunciato di essere stata stuprata da due giovani sciabolatori durante un ritiro a Chanciano Terme ad agosto 2023, parlerà davanti al giudice, avvocati e pubblico ministero. Un passaggio cruciale e particolarmente delicato per l’inchiesta avviata dalla Procura di Siena, la quale come già sottolineato, non ha ravvisato i presupposti per applicare misure cautelari nei confronti dei due atleti di 19 e 21 anni.
La giovane sportiva rientrerà in Italia e si presenterà in aula dove cristallizzerà il suo racconto dei fatti e saranno analizzati i riscontri prodotti dagli atti del fascicolo di indagine, che diventeranno così conosciuti alle difese degli indagati le quali potranno porre domande come in un normale contradditorio. Sono molti i punti ancora non chiari che saranno sviscerati dai difensori dei ragazzi che non si sono opposti all’incidente probatorio e garantiscono la totale innocenza degli atleti. Anche sulla base di quanto emergerà dall’incidente probatorio dinanzi al gip, il pubblico ministero Serena Menicucci, titolare del fascicolo, richiederà l’archiviazione o il rinvio a giudizio.