Processo sull’operazione di cessione del marchio AC Siena: tutti assolti. Così ha deciso oggi il collegio del Tribunale di Siena guidato dal giudice Carrelli Palombi. L’ex presidente del Siena Massimo Mezzaroma, l’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari e tre dirigenti di Mps, Antonio Marino, Alessandro Malfatti e Gianfranco Mariangeli sono stati tutti assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste.
Erano accusati di bancarotta fraudolenta poichè secondo l’accusa l’operazione di cessione del ramo di azienda, datata 2012 e reputata dai pm imprudente e senza garanzie, avrebbe provocato ulteriori problemi al bilancio societario considerato già in dissesto negli anni precedenti al crac.
Un’operazione però, come sottolineato dai difensori, già messa in atto da altri club e studiata con attenzione, che i giudici hanno reputato, in attesa delle motivazioni, perfettamente lecita.
I magistrati, al termine della requisitoria, avevano chiesto di riqualificare l’accusa da bancarotta fraudolenta impropria a semplice, reato per cui è sopraggiunta la prescrizione, mentre era stata chiesta l’assoluzione per i tre dirigenti Mps coinvolti. Assoluzione alla fine giunta con formula piena per tutti, dopo una lunga e densa istruttoria dibattimentale.
Grande soddisfazione per i legali difensori, in particolare quelli di Mussari (gli avvocati Fabio e Giulio Pisillo). Questo era l’ultimo procedimento rimasto pendente a carico del presidente di Mps, che incassa così la quarta assoluzione con formula piena dopo i casi “Ampugnano”, “Mandate agreement” e derivati Santorini e Alexandria.