Processo Mps: Mussari e Baldassari chiedono di essere prosciolti, gli altri vogliono patteggiare

Di Redazione | 5 Luglio 2016 alle 16:05

Processo Mps: Mussari e Baldassari chiedono di essere prosciolti, gli altri vogliono patteggiare

Il processo Mps slitta al 19 settembre

E’ slittata al prossimo 19 settembre la decisione del gup di Milano Livio Cristofano sulla richiesta di patteggiamento presentata dal Monte dei Paschi di Siena per le vicende con al centro le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, sul prestito ibrido Fresh e sulla cartolarizzazione Chianti Classico.

E lo stesso giorno il giudice deciderà anche se mandare a processo o meno 17 persone (fisiche e giuridiche) tra cui gli ex vertici di Mps, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri.

Ieri, lunedì 4 luglio, nell’aula bunker di piazza Filangieri, i legali dell’istituto di credito senese, imputato in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, hanno formalizzato l’istanza di patteggiamento a 600 mila euro di sanzione penale con una confisca di 10 milioni di euro.

E sempre nell’udienza di ieri sono intervenute per chiedere il proscioglimento nell’ambito dell’udienza preliminare le difese di Mussari e Baldassari, mentre nella prossime udienze, fissate per il 15 e il 18 luglio, parleranno i difensori di Deutsche Bank e Nomura, anche loro imputate per la legge 231 del 2001.

E’ stata, invece, cancellata l’udienza del 22 luglio che era stata messa in calendario per la decisione del gup che, invece, arriverà il 19 settembre (annullata anche un’udienza prevista per l’8 luglio prossimo). Stando alle indagini dei pm di Milano Stefano Civardi, Giordano Baggio e Mauro Clerici, attraverso le quattro operazioni al centro del procedimento sarebbero stati indicati centinaia di milioni di euro di utili, mai prodotti effettivamente.

E sempre secondo l’accusa, Mps non avrebbe adottato le procedure per evitare che gli allora vertici, tra il 2009 e il 2012, commettessero i reati, contesti a vario titolo e in concorso con altri, per i quali i pm hanno chiesto al gup il giudizio davanti al Tribunale: si tratta delle ipotesi di false comunicazioni sociali, abuso di mercato e ostacolo alla vigilanza di Banca d’Italia e della Consob, parti civili assieme ad oltre un migliaio di risparmiatori e alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.



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