“Viola e Profumo vanno assolti con miglior formula. Non c’è mai stato nessun inganno a mercati e soci di Mps da parte dell’ex presidente Alessandro Profumo e dell’ex amministratore delegato Fabrizio Viola”.
Sono queste in sintesi le argomentazioni della memoria difensiva che i legali dei due ex manager di banca Mps hanno consegnato ai giudici del processo milanese.
Viola e Profumo sono finiti sotto processo per presunte irregolarità nella contabilizzazione a bilancio di 5 miliardi di derivati (“Alexandria” e “Santorini”) legati alle operazioni effettuate da Mps con la tedesca Deutsche Bank e la giapponese Nomura.
La richiesta dei legali coincide con quella avanzata a giugno scorso dalla pubblica accusa che aveva escluso ogni responsabilità penale in capo agli imputati, sollecitando la loro assoluzione da tutti i capi di imputazione “perchè il fatto non sussiste” o “perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato”.