Partito il processo contro gli ex vertici di banca Mps
Soltanto per fare l’appello delle parti i giudici stamani hanno impiegato quasi due ore. Sono circa 2500 in totale, infatti, i risparmiatori che hanno chiesto di entrare o sono gia’ entrati come parti civili nel processo milanese sulla vicenda Mps, che ha preso il via oggi, con al centro presunte operazioni finanziarie irregolari e a carico di 16 imputati, tra cui gli ex vertici dell’istituto di credito senese. In particolare, oltre ai circa 1300 ex o attuali piccoli azionisti, che si sono gia’ costituiti parti civili nel procedimento in fase di udienza preliminare, stamattina altri 1200 hanno chiesto di fare ingresso nel processo per vedere riconosciuti i danni in caso di condanna degli imputati. Alcuni legali dei risparmiatori, tra l’altro, come gli avvocati Paolo Emilio Falaschi e Sergio Calvetti, hanno gia’ annunciato che chiederanno l’esclusione “dalla posizione di parti civili di Bankitalia e Consob, perche’ sapevano, quando autorizzarono l’acquisto di Antonveneta da parte di Mps, che l’operazione sarebbe costata non solo 9 miliardi, ma altri 7 miliardi di interessi”.
La stessa ‘mossa’ e’ stata preannunciata dal legale dell’ Adusbef, l’avvocato Pier Filippo Centonze, che oggi, tra l’ altro, ha anche chiesto di “acquisire l’originale della delibera n.154 del 17 marzo 2008 depositata in copia con la quale il governatore pro tempore autorizzo’ l’acquisto”. Nel frattempo, nelle centinaia di liste testi presentate alla seconda sezione penale dalle parti, tra cui appunto anche tantissimi piccoli azionisti, sono comparsi anche i nomi dell’ex premier Matteo Renzi e del presidente della Bce ed ex governatore di Bankitalia Mario Draghi. I giudici, tuttavia, dovranno decidere nelle prossime udienze quali testimoni ammettere tra i centinaia richiesti, tra cui figura anche Marco Morelli, attuale ad di Rocca Salimbeni. Tra gli imputati, invece, ci sono Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri, rispettivamente ex presidente, ex direttore ed ex responsabile dell’area finanza dell’istituto di credito toscano. E ancora l’ex direttore finanziario Daniele Pirondini, un altro ex manager Mps, sei dirigenti (cinque dei quali ex dipendenti) di Deutsche Bank e Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci, ex ceo ed ex responsabile vendite per l’Europa e il Medio oriente di Nomura. Al centro del dibattimento le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, il prestito ibrido Fresh e la cartolarizzazione Chianti Classico. Operazioni che avrebbero consentito, secondo l’accusa, di occultare le perdite causate soprattutto dall’acquisto di Antonveneta. Monte dei Paschi (che in sede penale ha gia’ patteggiato una sanzione di 600mila euro e una confisca di 10 milioni di euro), infine, e’ stata dichiarata citabile come responsabile civile, cosi’ come richiesto da molti risparmiatori (assistiti anche dal Codacons) per il riconoscimento degli eventuali danni. Citabili, allo stesso modo, anche Nomura International Plc, Deutsche Bank AG e la sua filiale di Londra, tutti imputati nel procedimento per la legge sulla responsabilita’ amministrativa. I legali di Mps e degli altri 3 enti, pero’, potranno presentarsi nella prossima udienza, fissata per il 21 febbraio, per chiedere ai giudici l’esclusione dal procedimento.