Il processo inizia dopo quattro anni e viene subito rinviato di sei mesi
Dopo quattro anni d’inchiesta si è aperto oggi il processo sul caso Monte dei Paschi di Siena, aperto e subito rinviato. Davanti ai giudici della terza sezione penale del tribunale di Firenze, si dovevano presentare l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni e l’ex responsabile dell’area finanza, Gianluca Baldassarri.
Nessuno degli imputati era però presente. I tre dirigenti erano stati condannati in primo grado dal tribunale di Siena per concorso in ostacolo alla vigilanza a tre anni e sei mesi, e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.
Il presidente del collegio, Roberto Mazzi ha preso atto del deposito delle memorie da parte dei difensori: Cipriani e Dinacci per Baldassarri; Pisillo e Padovani per Mussari; Di Martino e Coppi per Vigni.
La prossima udienza è stata fissata per il 23 giugno, quando parleranno il pg e le parti civili, Banca d’Italia, mentre il 29 giugno la parola passerà alle difese e l’ultima udienza fissata, al momento, è quella del 7 luglio.
Il processo di Siena nasce da una costola dell’inchiesta condotta dalla procura senese sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps.
Mussari, Vigni e Baldassarri sono accusati di aver nascosto il contratto stipulato dall’istituto senese con la banca giapponese Nomura per la ristrutturazione del derivato Alexandria, evitando così di scrivere una perdita in bilancio.