Prosegue, rigorosamente a porte chiuse, l’istruttoria dibattimentale al Tribunale di Siena del processo stralcio sul “caso Portanova”, che vede protagonista uno dei tre maggiorenni coinvolti nel presunto stupro di gruppo avvenuto nel maggio 2021 a Siena, ovvero Alessandro Cappiello, a giudizio per violenza sessuale e lesioni dolose a carico di una studentessa universitaria.
Il giovane (difeso dai legali Antonio Voce e Filomena D’Amora) diversamente dal calciatore della Reggiana e dallo zio Alessio Langella già condannati con rito abbreviato dal gup a 6 anni, ha scelto di andare a giudizio: oggi in aula è stato ascoltato un giovane testimone in relazione all’incontro tra i ragazzi in casa, dove poi sarebbe avvenuto il fatto. Come noto, la giovane (assistita dall’avvocato Jacopo Meini) e il calciatore dopo essersi sentiti si erano appartati finchè non sarebbero sopraggiunti gli altri tre soggetti (tra cui un minore la cui posizione è già stata valutata dal Tribunale dei Minorenni di Firenze) dando vita al sesso di gruppo verso il quale la ragazza avrebbe espresso “dissenso inequivocabile”, come sentenziato dal gup che ha condannato gli altri due ragazzi. La cui posizione sarà presto vagliata dalla Corte di Appello alla quale è stato presentato ricorso. Il procedimento contro il terzo giovane proseguirà invece ad inizio aprile.