Importante periodo di formazione internazionale per il professor Giuseppe Morgante, responsabile della UOSA Procreazione Medicalmente Assistita dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, che dal 4 al 9 novembre è stato ospite dell’unità di Riproduzione Umana dell’ospedale Karolinska (Huddinge) dell’Università di Stoccolma, grazie agli accordi di cooperazione interaziendale tra l’Aou Senese e la struttura svedese.
La struttura di Riproduzione Umana è situata nella sede di Huddinge: occupa un intero piano dell’ospedale e comprende 6 ambulatori per il monitoraggio dell’ovulazione, 2 sale per i pick-up ovocitari e i transfer embrionari, un laboratorio per la diagnosi dell’infertilità maschile ed uno per quella femminile. Si tratta inoltre di un importante centro di ricerca biomedica con collaborazioni internazionali.
«La frequenza è stata caratterizzata da un costante e interessantissimo scambio di informazioni e di conoscenze reciproche e si è svolta in un clima di estrema cordialità – racconta il professor Morgante -. Durante la settimana ho avuto accesso a tutti gli ambulatori e a tutte le procedure eseguite, femminili e maschili, con la possibilità di apprezzare l’ampia gamma di apparecchiature tecnologiche di ultima generazione a loro disposizione.
Durante la permanenza – prosegue Morgante -, le dottoresse della struttura hanno manifestato molto interesse alla nostra parte diagnostica delle cause di infertilità, alla ginecologia endocrinologica da noi utilizzata quotidianamente e che loro non esercitano essendo la struttura divisa in una parte diagnostica, sita nell’altro ospedale, e la parte di procreazione assistita che effettuano nel centro di cui sono stato ospite. Dal punto di vista formativo, vi erano continui momenti di aggregazione professionale con la possibilità di assistere agli incontri tra i professionisti (ginecologi, biologhe e ostetriche) che, con cadenza pressoché quotidiana, prevedevano la discussione di casi clinici e quindi la disamina delle ipotesi diagnostiche, condividendo con me soluzioni terapeutiche e di follow-up.
Nel complesso -conclude il professor Morgante -, l’esperienza fatta durante la permanenza all’ospedale Karolinska di Stoccolma, può rappresentare l’inizio di una stabile e proficua collaborazione nella ricerca, nella diagnostica e nella terapia delle patologie trattate con le tecniche di procreazione medicalmente assistita».