“Più o meno il 25% del nostro lavoro è dedicato ai casi di codice rosso”. A fornire questo dato è il Procuratore della Repubblica di Siena, Andrea Boni, durante la presentazione del nuovo Dipartimento di Medicina legale e Tutela dei diritti in sanità dell’Asl Toscana Sud Est.
In quest’occasione Boni ha ricordato l’importanza della sinergia tra medici e Procura nei casi di codice rosso, quindi in casi di violenza che necessitano di un un intervento immediato dei sanitari e dell’autorità giudiziaria: “La Procura ha bisogno dei medici – ha dichiarato Boni -. Se non ci date una mano voi (rivolgendosi ai dottori, ndr), per esempio anche in recenti fatti di cronaca (riferendosi all’omicidio della donna colombiana dell’11 agosto, in sala era presente anche il professor Gabbrielli che ha effettuato l’autopsia, ndr) è difficile arrivare ad una soluzione. La parola che va di moda è ‘codice rosso’, lì il medico ha un ruolo decisivo nel capire dove sta la ragione, che poi è il nostro mestiere. Per esempio, una violenza sessuale nove volte su dieci avviene con solo due persone presenti e se noi non abbiamo un supporto di un professionista spesso è difficilissimo arrivare ad una soluzione. Servono professionalità adatte, in grado di scrivere adeguatamente quello che vedono al momento dell’accesso al pronto soccorso”. Prima di salutare il Procuratore ha dato il suo benestare al nuovo Dipartimento definendolo: “Un giusto passaggio per andare avanti”.