Le manovre di rianimazione cardio-polmonari salvavita e l’uso del defibrillatore semiautomatico (D.A.E.) entrano negli Istituti Superiori G. Caselli e G. Marconi di Siena grazie al “Progetto B.L.S.D.”. Un corso strutturato da più appuntamenti grazie alla collaborazione e alla formazione dell’Associazione di volontariato “Siena Cuore”, i cui operatori prima hanno formato gli insegnanti e poi indirettamente anche gli studenti.
“La nostra associazione – spiega il presidente di “Siena Cuore” Juri Gorelli – ha cercato di trovare un supporto coinvolgendo in questo caso l’Istituto G. Caselli, che ringrazio per averci ascoltato e per aver messo a disposizione un gruppo di docenti che sono diventati dei nostri istruttori, e a loro volta hanno poi formato per quest’anno quasi 200 ragazzi alle manovre salvavita”.
“Questo per noi è stato anno pilota – dichiara il docente dell’Istituto Caselli Elia Cappelli – in cui abbiamo provato e insieme siamo anche riusciti a formare più di 200 ragazzi nell’Istituto Caselli, con anche ottimi risultati e un ottimo interesse da parte dei ragazzi che oltre a formarsi, si sono anche poi informati su altri altri aspetti. Perché hanno anche richiesto successivamente informazioni e quindi questo è quello che era il nostro progetto, la nostra idea: quella di formare, informare e sensibilizzare i ragazzi sotto tanti punti di vista”.
Un’iniziativa che ha permesso di formare oltre 200 studenti senesi e che mira non solo ad introdurre la conoscenza delle manovre di rianimazione, ma anche ad instillare nei giovani l’importanza civica e morale dell’intervento e del supporto in caso di necessità.
“Quando parliamo di educazione civica, credo che questo sia molto importante. Sapere e gestire con una manovra salvavita un eventuale arresto cardiaco, proprio per salvare gli altri come atto d’amore, ma anche come atto di ottimi cittadini – afferma il Dirigente Scolastico Luca Guerranti -. E noi lo stiamo facendo, i nostri ragazzi ci stanno venendo dietro, per cui, speriamo di non averne mai bisogno, qualora ci fosse bisogno, i nostri ragazzi sapranno sicuramente operare al meglio”.
“Un episodio che è accaduto ad una delle operatrici che si è formata in uno dei nostri corsi – racconta un fatto accaduto la medico e istruttrice di “Siena Cuore” Felicetta Simeone – che manifestava la sua preoccupazione di non essere in grado sul posto ad agire mantenendo la freddezza e fare quello che doveva fare. Dopo due, tre giorni ha soccorso un signore che ha avuto un arresto cardiaco e che si è salvato, la ragazza ha avuto anche i complimenti del 118″.
“È stato molto interessante – spiega Davide Neri, uno studente dell’Istituto Caselli – perché comunque è una pratica che serve e può servire in ogni momento, non si sa mai. Sono cose che possono capitare. Ma è stato anche molto divertente perché non capita tutti i giorni di fare queste esperienze.”