Il baratto si è fatto elegante, e adesso il riciclo è diventato addirittura un trend. Il fenomeno che arriva dagli Stati Uniti si chiama “swap party” ed è finalmente sbarcato anche in Italia.
Si tratta di uno scambio equo e gratuito di capi d’abbigliamento e accessori in ottimo stato. L’obiettivo è quello di poter svuotare l’armadio da quei vestiti che non ci convincono più, e riuscire a guadagnare qualcosa di nuovo senza spendere nulla, salvaguardando pure l’ambiente.
Un fenomeno che è arrivato anche nelle scuole di Siena, come all’Istituto Giovanni Caselli che ha colto al volo l’opportunità presentata dalle professoresse Marilina Muotri, Michela Cirillo e Federica Grossi.
Un progetto di riciclo e scambio di abiti e accessori ha diversi obiettivi, sia educativi che ecologici. Dal punto di vista ecologico, mira a ridurre gli sprechi e l’inquinamento derivante dalla produzione e dallo smaltimento dei vestiti, promuovendo l’uso di abiti usati. Questo contribuisce a diminuire la domanda di nuove risorse, come acqua e materiali, necessari per produrre nuovi capi di abbigliamento. Inoltre, il progetto offre un’opportunità educativa per sensibilizzare gli studenti sui temi del consumo responsabile, del riuso e del riciclo, incoraggiando comportamenti più sostenibili e consapevoli. Favorisce anche la solidarietà tra studenti, creando uno spazio di scambio e condivisione che può portare a una maggiore coesione e inclusività all’interno della comunità scolastica.