La creazione di una rete qualificata per lo sviluppo di farmaci antivirali è l’obiettivo del progetto TUSCAVIR.NET (Tuscany Antiviral Research Network), coordinato dalla professoressa Elena Dreassi dell’Università di Siena con la partecipazione dei professori Emanuele Montomoli, dell’Ateneo senese, Mauro Pistello, dell’Azienda ospedaliero-universitaria Pisana, Maurizio Zazzi, dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e Simone Giannecchini dell’Università di Firenze.
Il progetto, finanziato per 800.000 euro nell’ambito del bando Ricerca Salute 2018 della Regione Toscana, si propone di costituire una filiera di ricerca e formazione che include tutte le fasi di sviluppo preclinico di nuovi antivirali, dall’individuazione del bersaglio terapeutico alla progettazione in silico e alla sintesi delle librerie dei candidati antivirali, fino allo screening su sistemi cellulari, all’ottimizzazione delle proprietà farmacocinetiche e alla determinazione dell’attività su appropriati modelli animali.
Grazie alla sinergia fra le competenze chimiche, farmaceutiche e virologiche, il team di
TUSCAVIR.NET, oltre a creare una filiera di ricerca e sviluppo al servizio di enti pubblici e
privati, si occuperà anche della formazione di ricercatori e altre figure specialistiche in questo settore.
TUSCAVIR.NET, oltre a creare una filiera di ricerca e sviluppo al servizio di enti pubblici e
privati, si occuperà anche della formazione di ricercatori e altre figure specialistiche in questo settore.
“TUSCAVIR.NET – spiega Elena Dreassi – rappresenta la prosecuzione di tre
precedenti studi, nati grazie alla geniale intuizione del compianto professor Maurizio Botta,
valente chimico senese, sempre finanziati dalla Regione Toscana, che avevano come obiettivo lo sviluppo di farmaci antivirali a largo spettro e attivi soprattutto contro virus emergenti come quelli trasmessi da zanzare e altri insetti ematofagi”.
precedenti studi, nati grazie alla geniale intuizione del compianto professor Maurizio Botta,
valente chimico senese, sempre finanziati dalla Regione Toscana, che avevano come obiettivo lo sviluppo di farmaci antivirali a largo spettro e attivi soprattutto contro virus emergenti come quelli trasmessi da zanzare e altri insetti ematofagi”.
Il progetto è stato presentato, valutato e approvato per il finanziamento prima dell’attuale
pandemia da SARS-CoV-2 e viene avviato formalmente in questi giorni. “L’attuale virus da COVID-19 – prosegue la professoressa Dreassi – è infatti solo l’ultimo tra i virus emergenti che si sono avvicendati in questi anni e che per ragioni demografiche, ambientali e climatiche si presenteranno sempre più spesso in futuro”.
pandemia da SARS-CoV-2 e viene avviato formalmente in questi giorni. “L’attuale virus da COVID-19 – prosegue la professoressa Dreassi – è infatti solo l’ultimo tra i virus emergenti che si sono avvicendati in questi anni e che per ragioni demografiche, ambientali e climatiche si presenteranno sempre più spesso in futuro”.
“Non vi sono farmaci specifici per SARS-CoV-2 – conclude la professoressa – e non vi sono farmaci per molti degli attuali e, probabilmente, futuri virus. La creazione di TUSCAVIR.NET, quindi, non è solo tempestiva ma risponde a una domanda cogente di formazione e creazione di nuovi farmaci. Ci sono tutte le premesse affinché TUSCAVIR.NET possa affermarsi come un importante asset scientifico e tecnologico della Regione Toscana”.