Il Comune di Siena prosegue il percorso a favore della digitalizzazione, sburocratizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione. Nel corso del 2020 sono stati investiti complessivamente 250mila Euro, per l’attivazione di nuovi servizi, sviluppo, interazioni, acquisto licenze, acquisto hardware (trasporto scolastico, accessi ZTL, prenotazioni, pagoPA, appIo, potenziamento SIT, accesso e DB pratiche edilizie1).
Tali investimenti, che proseguiranno anche nel corso del 2021, sono stati resi possibile anche grazie al risparmio annuale, per il triennio 2020-2022, pari a Euro 45mila sui costi del sistema di stampa. L’eliminazione di gran parte dei documenti cartacei finalizzata ad una migliore conservazione degli atti e ad una più facile consultazione ha ricevuto proprio nelle scorse settimane il plauso delle categorie di settore che riconoscono all’amministrazione comunale un forte impegno nel cercare di agevolare il lavoro dei professionisti del territorio che soprattutto in questo momento, condizionato dalla pandemia, incontrano maggiori difficoltà nel normale svolgimento dei lavori.
La stessa piattaforma on line dello Sportello Unico (SU) che mette a disposizione di privati e professionisti le pratiche edilizie si allinea alla prossima riforma del Catasto in atto che presto metterà a disposizione dei cittadini una sorta di archivio digitale (SIT) con tutte le informazioni, dagli atti ai valori catastali, di oltre 74 milioni di immobili presenti in Italia. Questo permetterà agli uffici comunali di competenza di accedere con più facilità a tutte le informazioni di tipo fiscale.
“La dematerializzazione dei documenti – commenta Francesco Michelotti, assessore all’Urbanistica del Comune di Siena – resta uno degli obiettivi di questa amministrazione. In questa ottica è necessario mantenere nel tempo il dialogo con le associazioni e gli ordini del territorio per un confronto costruttivo sulle ulteriori migliorie da adottare. Il tema della semplificazione è diventato uno dei punti principali al centro dell’agenda amministrativa perchè si tratta di un mezzo indispensabile alla modernizzazione della vita della Nazione”.
“Non è soltanto una questione di snellimento delle norme, dei regolamenti e del personale – prosegue l’assessore Michelotti – ma una nuova idea di “facilitazione” della quotidianità, che conseguentemente porta in se anche un approccio per una ottimizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini. Non è più insomma una questione “quantitativa” come nel passato, ma una cultura “qualitativa”. Infine, a mio avviso, un altro aspetto innovativo del nuovo concetto di semplificazione è quello di raggiungere prestazioni e sviluppo che non implichino solo la pubblica amministrazione, ma anche il mondo imprenditoriale e del lavoro, dal momento che agevolare significa anche promuovere le condizioni opportune per gli investimenti e quindi determinarne crescita, progresso ed occupazione. È importante che l’attività amministrativa sia comprensibile e vicina alle famiglie, ai professionisti, alle imprese intervenendo nella semplificazione della burocrazia e delle strutture amministrative”.