Si chiama “Tsunami” (acronimo di TranSfUsion of coNvaleScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to Sars-Cov2) ed è il protocollo adottato in Toscana per l’utilizzo del plasma raccolto da persone guarite da Covid-19 in grado di neutralizzare il virus nei pazienti ancora affetti da Sars-Cov2. A questo trial clinico aderiscono anche il Servizio Trasfusionale e l’Officina trasfusionale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Oggi, mercoledì 18 novembre, le prime visite di idoneità di pazienti guariti dal Covid-19: se risponderà ai requisiti minimi di presenza di anticorpi neutralizzanti anti Sars-Cov2, il loro plasma sarà lavorato nell’officina trasfusionale e messo a disposizione dei pazienti delle aree Covid che ne avranno necessità.
La donazione di plasma da paziente convalescente-Covid avviene con modalità di “donazione differita”: i candidati dovranno prenotare una visita preventiva e prenotare obbligatoriamente la propria donazione chiamando il numero di telefono 0577 585076, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:30 alle ore 13. Per poter donare il plasma, il paziente dovrà presentarsi alla visita di idoneità solo dopo che siano trascorsi 14 giorni dall’avvenuta guarigione, accertata dall’esito negativo del test molecolare tramite tampone naso-faringeo, come previsto dai criteri clinici e di laboratorio definiti dal Ministero della Salute. Inoltre, come da prassi per la plasmaferesi, i candidati donatori non dovranno avere subito trasfusioni di emocomponenti in passato e/o, nel caso delle donne, non devono aver registrato gravidanze pregresse.
«Per prima cosa ci tengo a ringraziare tutti gli utenti del nostro centro, i donatori di sangue e tutte le associazioni di volontariato per l’interesse e la disponibilità dimostrata da sempre su questo tema – dice il dottore Giuseppe Campoccia, direttore del Centro Emotrasfusionale dell’Aou Senese -. In quest’annata di emergenza sanitaria da Covid-19, i donatori non hanno mai fatto mancare il loro contributo, nonostante i maggiori controlli e le maggiori precauzioni messe in atto. Con l’adesione al protocollo Tsunami allarghiamo il fronte anche ai pazienti convalescenti o guariti dal Covid-19 – conclude Campoccia -: in tal senso anche chi in passato è risultato positivo ai test sierologici potrebbe contribuire ad arricchire le nostre disponibilità di plasma iper-immune, ovviamente solo nei casi in cui ci sia l’idoneità per la donazione».
«Confidiamo – aggiunge il dottor Giuseppe Marotta, direttore dell’Officina trasfusionale dell’Aou Senese – che il plasma prelevato da pazienti Covid-19 convalescenti, se ricco di anticorpi neutralizzanti, possa indurre nei malati in fase precoce una più rapida guarigione virologica. Il paziente che è guarito dall’infezione da Sars-Cov2, se produce una rilevante risposta di anticorpi neutralizzanti – conclude Marotta -, può disporre di un plasma di assoluto giovamento per i pazienti ancora malati di Covid-19».