“Non mi sento un leone in gabbia, perchè i leoni si vedono nei circhi. Mi sento un lupo, perchè il lupo è libero e non si vede mai”. Usa questa metafora Giosuè Carboni detto Carburo, fuori dai giochi del Palio per la squalifica, per descrivere il suo stato d’animo. Sorride e scherza, come sempre ma “mi girano parecchio le scatole”, ammette. Per fortuna che c’è stata la nascita del suo secondo figlio il mese scorso a rallegrare questo periodo. “Quella è una cosa bellissima, sono felice. Soprattutto ringrazio mia moglie Anna che mi sopporta, perchè non ci sono mai. Se farà il fantino? Spero che gli piacciano i pattini o qualche altra cosa”, scherza ancora.
Diocleziano è un cavallo maturo, per me potrebbe correre il Palio. Poi può farmi bugiardo. Dall’anno scorso si è visto che ha reagito bene, si è comportato bene sia a luglio che ad agosto, è cresciuto e ci può stare. Noi lo abbiamo preparato per il Palio.
L’assenza di Tale e Quale era scontata – ha aggiunto Carburo – perchè insieme a Vankook e Chiosa Vince hanno partecipato, a sei giorni dalle previsite, il palio a Castiglion Fiorentino. I veterinari li hanno giustamente scartati perchè avevano dei risentimenti. Li ho portati perchè il regolamento chiede questo e io ho seguito il regolamento”.