“Quando il cinema si fa inclusione”, si parla dell’esperienza della Poti Academy Pictures e della ricerca condotta dall’Università di Siena sui metodi e sul percorso di apprendimento sperimentati.
La Poti Pictures, nata in un’associazione di volontariato aretina realizzando cortometraggi e lungometraggi con protagonisti persone con disabilità, negli ultimi anni ha avuto un successo inatteso nel campo della cinematografia nazionale e internazionale. Ha ottenuto premi e riconoscimenti e ha condotto anche una sperimentazione nel campo dell’inclusione sociale, lanciando la prima scuola per attori adulti con disabilità intellettiva, la Poti Pictures Academy.
Recentemente proprio la Poti Academy ha commissionato un progetto di ricerca al Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena con sede ad Arezzo, condotto dalle ricercatrici Laura Occhini e Alessandra Romano, per validare e implementare i metodi e il percorso di apprendimento sperimentati.
I risultati di questo lavoro saranno presentati martedì 29 dicembre, dalle ore 9,30 in un evento in diretta streaming, al quale parteciperà anche l’attrice Claudia Gerini, da tempo impegnata in iniziative di inclusione attraverso il cinema (si ricorda nel film “Detective per caso” dove ha recitato con giovani con disabilità diverse).
All’incontro interverranno il direttore del Dipartimento dell’Università di Siena con sede ad Arezzo Ferdinando Abbri, la presidente del Corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione Loretta Fabbri, il pro-rettore vicario Sonia Carmignani e l’assessore comunale Lucia Tanti. Oltre alle ricercatrici Laura Occhini e Alessandra Romano, parteciperanno gli attori della Poti Pictures Tiziano Barbini e Paolo Cristini, il regista Daniele Bonarini e la coach, la psicologa Sara Borri.