“Valli, la zona dormitorio di Siena”. Tuona così il proprietario di un’attività del quartiere di Valli a Siena, fuori Porta Romana. Complice di questo desolante aspetto sarebbe, secondo la segnalazione di un gruppo di esercenti, la destinazione d’uso della quasi totalità di parcheggi a zona ARU. Una decisione che viene da lontano, dall’Amministrazione Valentini e poi portata avanti e ampliata prima da quella De Mossi e oggi da quella Fabio, che da una parte tutela i residenti, ma dall’altra non aiuta i negozi, i lavoratori e i clienti che lì vorrebbero acquistare o usufruire dei servizi che offrono le attività.
“Era un problema che abbiamo già affrontato diverse volte confrontandoci con esponenti della politica, il problema è che siamo sempre stati ignorati – dichiara un esercente di Valli in Vincenzo Sansone -, in quanto questa ARU non è mai stata approvata da noi commercianti, ma solo dai residenti. In pratica ai residenti è stato regalato con 1 € al mese un parcheggio, praticamente personale, mentre a noi lavoratori spetta qualche parcheggio, forse, se c’è la disponibilità in fondo alla via, dove c’è il parchimetro con il pagamento del ticket con una spesa che supera i 250 € annui”.
Il risultato, secondo i negozianti, sarebbe uno spopolamento durante le ore diurne con i residenti che non vivono la zona e che quindi lasciano liberi completamente i parcheggi dedicati alla ARU, mentre per chi vuole vivere il quartiere non solo di notte restano e aumentano le difficoltà per trovare parcheggio.
“Il problema è che durante la giornata la ARU è inutilizzata, non ci sono macchine, ci sono parcheggi vuoti mentre quelli a tempo sono strapieni perché le persone non sanno dove parcheggiare – dichiara ancora il proprietario dell’attività di Valli -. L’ideale sarebbe passare da una ARU solo per i residenti ad una ARU completamente a tempo, in modo da avere posti garantiti per tutta la giornata non come adesso con i residenti che non sono in casa dalla mattina alla sera con le strisce blu completamente vuote e quelle bianche strapiene”.