In merito alla querelle Comune di Siena-Istituto Franci interviene così FLC CGIL Siena:
“L’Istituto di alta formazione musicale Franci, dopo anni di impegno, si avvia alla statizzazione, con un enorme alleggerimento delle spese sostenute dall’Amministrazione comunale di Siena per il suo mantenimento – è la nota del sindacato – E’ stato un periodo difficile, durante il quale, per mantenerlo in vita senza abbassare la qualità del servizio offerto, i docenti hanno rinunciato per anni ad un pezzo del loro salario per ripianare i debiti e avviarsi verso una soluzione positiva delle vicende economiche dell’ente. Ora che siamo in un passaggio positivo ma anche critico, che vedrà il primo novembre del 2021 il coronamento di tante fatiche, ci auguriamo che nessuno e nulla si metta di traverso sulla strada che farà avere alla nostra Siena il suo Conservatorio Statale”.
“Siamo sconcertati dall’assoluta superficialità con cui l’Amministrazione comunale sta trattando la questione con la delibera di revoca dei locali all’Istituto – prosegue la sigla sindacale – Non è accettabile una prova muscolare per ribadire eventuali titolarità nelle decisioni in merito alla scelta del Presidente, qui si tratta di garantire al Franci la possibilità di continuare a vivere e a costruire conoscenza e competenza in campo artistico musicale, essere quel punto di riferimento di tutta la provincia di Siena non solo per l’alta formazione musicale, ma anche per la creazione di un tessuto culturale che candida Siena a capitale della cultura musicale. Il Franci è una risorsa per la città, per i ragazzi e le ragazze di tutto il territorio senese ed oltre, per la cultura del Paese: la qualità che ha prodotto negli anni, anzi nei secoli, è assai alta e pensare che se ne possa fare a meno per una questione di lesa maestà è un’azione che non trova giustificazioni”.
“Se il Comune di Siena considera illegittima l’elezione a Presidente della dottoressa Anna Carli, alla quale peraltro va tutta la nostra riconoscenza per la dimostrata competenza nella gestione passata dell’Istituto, faccia i suoi passi legali, ma lasci che il Franci continui a produrre ricchezza culturale e musicale nel territorio senese di cui è parte integrante da due secoli – ancora la Cgil – La convenzione firmata da più parti che rende l’Istituto Franci titolare dei locali per trent’anni non può essere modificata su due piedi, neanche di fronte ai bisogni espressi dal Liceo Piccolomini che sono reali ma che l’Amministrazione comunale sta evidentemente strumentalizzando. L’attribuzione delle sedi a scuole e istituti deve essere un processo condiviso e studiato, non una semplice improvvisazione, poiché produrrebbe danni enormi in tutte le istituzioni coinvolte che hanno necessità di interazione e non di competizione. La FLC CGIL è da sempre impegnata nella difesa del diritto costituzionale di ciascuno all’accesso ai più alti gradi dell’istruzione e nella salvaguardia dei posti di lavoro che rendono qualitativamente elevata tale possibilità, per questo chiede l’immediata revoca di tale provvedimento al fine di garantire all’Istituto di continuare a vivere e produrre bellezza e conoscenza come motore di sviluppo e delle relazioni umane. Per quanto riguarda i locali di cui ha bisogno il Liceo Piccolomini siamo pronti come sempre a confrontarci con la Provincia per trovare quella soluzione che auspichiamo da anni e che è tanto attesa anche dagli studenti del Liceo Linguistico del Caselli di Siena. Già da ora la FLC CGIL è pronta a difendere il Franci da questa follia insieme a tutta la città, alle studentesse e agli studenti, alle loro famiglie e a tutto il suo personale che ha la nostra solidarietà ed il nostro impegno per una soluzione della vicenda” termina la nota.