Raddoppio linea ferroviaria Poggibonsi-Siena, bocciato l'emendamento di Franceschelli

Il Senatore del Partito Democratico: "A questo punto abbiamo la prova e la controprova, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che la destra mente alla città da sei anni"

Di Redazione | 6 Agosto 2024 alle 19:40

Raddoppio linea ferroviaria Poggibonsi-Siena, bocciato l'emendamento di Franceschelli

“Dopo la Commissione anche l’Aula ha respinto il mio emendamento al Dl infrastrutture con il quale si chiedeva di aggiungere la copertura economico – finanziaria alla promessa di raddoppio della linea ferroviaria Siena – Poggibonsi. A questo punto abbiamo la prova e la controprova, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che la destra mente alla città che governa non da un giorno ma da sei anni in un contesto di immobilismo, deludendo le aspirazioni del territorio ad avere collegamenti migliori”.

 

A dirlo il Senatore del Partito Democratico Silvio Franceschelli dopo la seconda bocciatura in meno di una settimana all’emendamento al Dl infrastrutture con il quale chiedeva di aggiungere all’art.6 la seguente dicitura: “Al fine di assicurare la progettazione e la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Siena-Poggibonsi è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2024 e di 65 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030”.

 

Purtroppo, i senesi devono constatare che le ultime opere pubbliche sul territorio risalgono al finanziamento dei governi Draghi e a quelli precedenti su sollecitazione della Provincia di Siena, come i lotti della E78 e il riavvio del progetto della SS2 Cassia oggi finalmente vicino alla cantierabilità con il finanziamento da 90 milioni di euro. Da allora più nulla; solo promesse disattese nonostante le richieste per l’ammodernamento della linea ferroviaria Siena Poggibonsi e della Siena Chiusi.

 

Noi, tenendo fede al mandato che gli elettori ci hanno conferito non demorderemo e ad ogni provvedimento su infrastrutture riproporremo interventi e richieste di coperture e cantierabilità per opere fondamentali per lo sviluppo e la mobilità del territorio” conclude Franceschelli.



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