Dopo diversi incontri, sottoscritta l’ipotesi per il rinnovo dell’accordo integrativo del Gruppo Saviola, azienda produttrice di pannelli e mobili fra le prime 300 aziende italiane. L’accordo che rinnova il precedente del 2019 e che scadrà il 31 dicembre 2024 coinvolge circa 1500 lavoratori degli stabilimenti di Mortara (Pavia), Viadana e Sustinente (Mantova), Radicofani (Siena) e Premar/Refrontolo (Treviso).
“Con questa intesa – fanno sapere le segreterie nazionali di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil – si è voluto dare continuità al positivo percorso già intrapreso con l’incentivazione e promozione delle relazioni industriali. Sono stati aggiornati, migliorati e rivisti complessivamente tutti gli istituti contrattuali già operanti con il precedente accordo – dichiarano i segretari nazionali Fabrizio Pascucci – Feneal, Claudio Sottile – Filca, Tatiana Fazi – Fillea, – e, in linea con le attuali esigenze dei lavoratori e del Gruppo.
Tra i punti qualificanti vi è sicuramente la valorizzazione delle relazioni industriali, con l’impegno a promuovere la partecipazione attiva delle RSU e dei lavoratori sul tema degli investimenti, sulla manutenzione, sui processi produttivi, sulle tecnologie digitali, su eventuale robotizzazione. Più formazione e qualificazione con la definizione di un percorso preciso di classificazione del personale, prevedendo la segnalazione degli aggiornamenti necessari ad attualizzare e migliorare le condizioni dei lavoratori nei vari stabilimenti. Inoltre, entro la vigenza, dell’accordo ogni lavoratore svolgerà almeno 12 ore di formazione professionale che saranno inserite nel “Libretto Formativo”.
Sul piano della salute e sicurezza verrà reso operativo entro il 2022 il “TAVOLO SULLA SICUREZZA” e per aumentare l’attenzione sul tema e migliorare le sensibilità negli ambienti di lavoro, verrà istituito inoltre, a partire dal 01 Gennaio 2023,un nuovo Premio di Salute e Sicurezza calcolato sulla di segnalazioni di potenziale pericolo. Gli importi saranno di 125€ per il 2023 e di 250€ nel 2024 se verranno raggiunti gli indicatori definiti dalle parti.
Grande attenzione al tema della violenza di genere con la predisposizione di percorsi per donne vittime di violenza e soluzioni che integrano quelle definite dalla legge da concordare nei prossimi mesi. Così come lo studio di misure atte a favorire il ricambio generazionale e percorsi ad hoc per coloro che sono adibiti a mansioni usuranti e/o gravose.
Riguardo la parte economica, l’accordo prevede che dal 01/01/23 la quattordicesima mensilità verrà riconosciuta anche ai lavoratori con decorrenza dal diciannovesimo mese di anzianità di servizio (considerati utili anche i periodi di attività eventualmente svolti dai lavoratori interessati presso le unità produttive della BU Legno in regime di somministrazione).
Prevista l’introduzione progressiva del trattamento relativo al “buono pasto a far data: (i) dal mese di Gennaio 2023, con valore unitario pari a complessivi € 4 (€ quattro); (ii) dal mese di Gennaio 2024, con valore unitario pari a € 5 (€ cinque). Riguardo i trattamenti di produttività, si è confermata la struttura e le regole di funzionamento del Premio di risultato variabile”, del primo Accordo Integrativo di Gruppo BU, il parametro principale di riferimento per l’indice riguardante l’andamento economico del Gruppo (EBITDA), che dovrà essere oggetto di confronto tra le Parti per ogni anno di riferimento.
Così come previsto dal meccanismo del premio di risultato, nell’anno 2021 è stata raggiunta la soglia per accedere al valore “Extra Ebitda” pertanto le lavoratrici e i lavoratori troveranno nella busta paga di Giugno 2022 un importo di 930 euro a cui verranno aggiunte 70,00 euro come “una tantum” straordinaria a fronte del protrarsi del confronto di secondo livello. Miglioramenti, infine, anche sul fondo di previdenza complementare con decorrenza 1° Gennaio 2023 per gli aderenti al fondo pensione Arco l’azienda infatti verserà un ulteriore contributo dello 0,10% che sommato allo 0,10% del precedente accordo porta la contribuzione aziendale allo 0,20% in aggiunta a quella prevista dal CCNL legno e arredo anche in tema di welfare.