E’ finita a processo la ragazza residente nel senese vittima di inenarrabili violenze da parte dei genitori affidatari. Oggi al Tribunale di Siena, di fronte al giudice Luciano Costantini, si è concluso, col sopraggiungere della prescrizione, il procedimento che vedeva protagonista la donna accusata dalla Procura senese di simulazione di reato, in relazione a una serie di aggressioni fisiche subite nel 2011 a Colle Val d’Elsa.
Nonostante le numerose prove testimoniali e i referti medici che confermavano i segni delle percosse subite, la Procura (che ha chiesto comunque la condanna a 1 anno e 6 mesi) aveva ipotizzato che la giovane – difesa dall’avvocato Massimo Rossi, che di contro chiedeva l’assoluzione per l’insussistenza del reato – si fosse autoinflitta le ferite, disponendo anche una perquisizione domiciliare in cerca di riscontri, mai pervenuti.
I fatti si legano ai vari filoni di brutale violenze subite dalla donna, sfociati in un primo processo chiuso in Cassazione con la prescrizione dei reati ascritti alla coppia di genitori affidatari, e di una seconda indagine, inizialmente archiviata, ma su cui sono state di recente riaperte le indagini (LEGGI QUI).
C.C