“Viste le tecnologie che abbiamo, sono confidente che potremo sviluppare più di un vaccino contro il coronavirus. Il problema saranno le dosi, se dobbiamo vaccinare il mondo ne servono 8 miliardi, ma questa capacità non c’è”. Lo ha detto Rino Rappuoli, chief scientist e head of external R&D della Gsk Vaccine ospite dell’incontro “Il biotech e l’Italia: cosa ci insegna il coronavirus”, organizzato da Repubblica in collaborazione con Assobiotec.
“Per produrre un vaccino ci vogliono 4-5 anni, è un problema enorme per cui si cercano soluzioni in tutto il mondo – continua – la soluzione che abbiamo trovato è quella relativa agli adiuvanti, che da una parte fanno funzionare meglio i vaccini e dell’altra hanno lo stesso effetto con un decimo della dose. Per sviluppare gli adiuvanti ci vogliono 10 anni, ma noi li abbiamo già sviluppati, li mettiamo a disposizione di chi nel mondo ha progetti seri, abbiamo così fatto accordi con ditte cinesi e australiane, in Europa e Stati Uniti. La più famosa è quella con Sanofi-Pasteur, siamo due dei quattro giganti che fanno vaccini nel mondo. Questa volta – evidenzia – abbiamo messo da parte la competizione per fare qualcosa di importante a livello globale. Abbiamo la capacità di produrre centinaia di milioni e miliardi di dosi di adiuvante, Sanofi è capace lo stesso di fare le proteine, mettendoci insieme pensiamo di poter avere alla fine dell’anno prossimo avere 1 miliardo di dosi di vaccino”.